Quando si dice design, si pensa alla forma delle cose che hanno attinenza con l'abitare o col fruire di spazi e oggetti. Molto meno conosciuto invece è il design olfattivo, che solo di recente sta acquistando sempre più importanza nella progettazione di un ambiente.
Immaginate un luogo sontuoso, ad esempio la hall di un hotel di lusso, dove aleggiasse un pur debole odor di minestrone: l'impressione di eleganza trasmessa da fregi e arredi, verrebbe inevitabilmente annullata dal caratteristico sentore di un pianerottolo di periferia...
E' ovviamente una provocazione, che però descrive efficacemente l'importanza della scelta di una firma olfattiva, che esprima le qualità distintive di un marchio.
Anche in questo settore, come in quello del design "classico" celebrato in questi giorni a Milano, l'Italia vanta talenti e tecnologie apprezzati in tutto il mondo.
Dal 2005 infatti, numerosi importanti brand del retail e dell'ospitalità di lusso, affidano a Scent Company sia la creazione del logo olfattivo personalizzato, che la progettazione del sistema di diffusione delle fragranze all'interno dei propri ambienti.
Quando sono stata contattata dall'azienda alcuni mesi fa perché ne scrivessi, confesso che ne sapevo poco o nulla. Anzi, mi sono subito chiesta come potesse tradursi nella realtà un'idea che esprimesse concretamente un concept astratto quale l'identità di un marchio, tramite un linguaggio apparentemente "volatile" come quello del profumo.
Non solo: vedendo come molti dei brand si siano affidati a Scent Company, pur essendo a loro volta noti creatori di profumi per la persona, ho ipotizzato che dietro questa scelta ci fosse una peculiare e riconosciuta professionalità, capace di soddisfare le esigenze dei clienti più raffinati.
Perciò, spinta dalla curiosità, ho approfittato della kermesse milanese di questi giorni, con un mio personale itinerario "Fuori Salone" alla scoperta del design olfattivo, visitando alcuni luoghi dove sentire direttamente le speciali profumazioni ideate da Scent Company per marchi prestigiosi di moda e ospitalitá.
A Milano, moltissimi punti vendita di marchi di lusso si trovano in via Montenapoleone ed è proprio qui che si è concentrata la mia esplorazione.
Premetto che ho eseguito l'indagine alla cieca, senza che l'azienda mi avesse anticipato alcun dettaglio sugli accordi usati per ciascun logo olfattivo, valutato perciò solo in base alle impressioni suscitate.
In nessun caso ho riscontrato scie imbonitrici che, affacciandosi fin sulla strada, cercassero di attirare all'interno i clienti: piuttosto, si tratta di fragranze discrete che invitano a prolungare la visita, senza confondere il naso dei clienti che volessero anche scegliere tra i profumi proposti dal marchio in questione.
Ho iniziato da Ferragamo Donna, dove l'ingresso accoglie con un'aroma sottile dai riflessi cangianti talcato- Chypre: niente di accentuato, ma certamente avvertibile, elegante e appropriato all'immagine di una femminilità modernamente classica, com'è quella che lo storico marchio fiorentino ha saputo costruire negli anni, adattandola al gusto contemporaneo.
Più avanti ecco Etro, dove la profumazione diffusa evoca invece accordi floreali, come sfuggiti dalle brecce di un muro che racchiude un giardino inglese. Qualche nota orientale fa capolino, suggerendo che forse questo giardino segreto si trova in India, da qualche parte sulle fresche colline attorno a Darjeeling.
Anche in questo caso, mi è sembrato che il logo olfattivo aderisse perfettamente all'essenza del marchio, col suo particolare mix di bucolicitá ed esotismo.
In via Gesù ho varcato invece la soglia del prestigioso Four Seasons Hotel : qui ho trovato una firma olfattivamente più intensa, sontuosa e parigina, un prezioso accordo orientale-ambrato, che esprime in pieno il sapore lussuoso e cosmopolita presente nella hall e nei salotti adiacenti.
L'ultima sosta, la più sorprendente, è stata da Armani, nell'ingresso a livello strada dell'omonimo hotel in Via Manzoni.
Forse mi sbaglio, ma ho avuto l'impressione che la scelta del logo olfattivo sia stata ben determinata a evocare un preciso concetto di ospitalitá intesa come "tempio"del relax, un'oasi quasi mistica dove ritemprare corpo e spirito.
Non potrei altrimenti spiegare la marcata nota di incenso, che caratterizza la fragranza diffusa : una sorta di dichiarazione ascetico-minimalista, presente anche nell'unico e spoglio salotto dai colori neutri, situato di fronte agli ascensori. Perfettamente in linea quindi con lo stile proprio del marchio Armani.
Al termine del mio breve viaggio esplorativo, ho potuto così riconoscere la portata della maestría e della perfezione nel lavoro di Scent Company.
Gli elementi alla base del suo successo sono diversi: prima di tutto, la scelta di materie prime fra le più pregiate, a base naturale e ad altissima concentrazione.
Le 1000 fragranze Made In Italy ideate da Scent Company, sono tutte ipoallergeniche e registrate presso il Ministero della Salute.
Va da sè che alla formulazione lavorano solo artigiani profumieri di grande talento ed esperienza.
Infine, è fondamentale il contributo di tecnici specializzati per la progettazione dei sistemi di diffusione, che siano funzionali alla superficie e all'arredo dei diversi spazi.
I clienti che si rivolgono a Scent Company possono scegliere fra alcune linee di profumazione già formulate riferendosi alle principali famiglie olfattive, o invece optare per la creazione di un logo olfattivo personalizzato.
Oltre a questo, l'azienda offre anche una produzione completa di articoli di marketing olfattivo, come ad esempio prodotti che il cliente finale dell'hotel o della SPA può acquistare, portando a casa con sè l'essenza - e quindi il ricordo - caratterizzante del proprio soggiorno.
Come dicevo, Scent Company è ormai una realtà consolidata a livello internazionale: se visiterete il loro sito, rimarrete stupiti dall'estensione della rete profumata che l'azienda ha intessuto intorno al mondo.
www.scentcompany.com
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