Una cosa che mi piace del viaggiare fra le isole greche, è che se ne possono trovare ancora molte trascurate dal turismo "pesante". Isole dove le spiagge sono silenziose, i villaggi autentici e dove è possibile stabilire un vero contatto con gli abitanti e la vita locale.
Voglio indicarvene alcune, fra quelle che ho visitato in tutti questi anni: ce ne sono di grandi, di piccole (alcune poco più di uno scoglio...) di sperdute e anche di comode...non c'è che l'imbarazzo della scelta!
Antikythera, isola per camminatori ed archeologi
Isola minuscola, sospesa nel braccio di mare fra Creta e la costa del Peloponneso, Antikythera è adatta a chi cerca la tranquillità e non si spaventa se deve camminare un po' per scoprirne le tante bellezze.
Spiagge ne ha poche, anche se abbastanza agevoli da raggiungere. Taverne tipiche ancora meno (due in alta stagione, altrimenti solo una, poco fornita, che funge anche da emporio e da ufficio postale).
L'ambiente nell'entroterra è magnifico e ben conservato, grazie alla cura dei suoi 25 abitanti. Grazie alla sua posizione, l'isola è anche un punto di osservazione degli uccelli di passo, che vi sostano volentieri nelle loro migrazioni stagionali.
Infine, davanti alla costa est, si trova uno dei siti archeologici sottomarini più famosi della storia: nel 1900 qui fu trovato il relitto di una nave romana, da cui emersero preziosi reperti, fra cui il famoso Meccanismo di Antikythera, noto come il primo calcolatore meccanico della storia.
Una squadra di archeologi greci e statunitensi, si immerge tuttora nella zona e, se avete fortuna, in paese può capitarvi di assistere ad una serata in cui vengono presentati in anteprima gli ultimi ritrovamenti!
Se volete informazioni pratiche su Antikythera, cosa fare e come raggiungerla, cliccate qui.
Raffinate atmosfere, nell'aristocratica Syros
Capoluogo amministrativo delle Cicladi, Syros è servita da un moderno aeroporto ed è uno snodo cruciale per tutte le rotte marittime, che da Atene servono gli arcipelaghi dell'Egeo.
Eppure, nonostante la si possa raggiungere comodamente, non rientra nel novero delle mete estive più frequentate e può essere una scelta sorprendentemente sagace.
A mio avviso, proprio la sua estraneità alle classiche rotte turistiche ne costituisce la maggiore attrattiva: vi si respira la vita autentica di un'isola che non snatura sè stessa per compiacere il turismo organizzato.
Basta arrivarci in traghetto per innamorarsene all'istante, vedendo dal mare il magnifico anfiteatro di Ermopoulis, con le sue case neoclassiche, sovrastato dalla Chora medievale di Ano Syros.
Anche solo soggiornare nel capoluogo, immergendosi nella sua affascinante atmosfera, varrebbe il viaggio; ma le spiagge non mancano : da quelle note e attrezzate intorno al capoluogo, alle baie più appartate e selvagge che si trovano al nord.
Volete saperne di più? Cliccando qui, troverete tutte le informazioni utili.
Lungo i sentieri di Iraklia
A poche miglia marine da Naxos, Iraklia accoglie il visitatore col profumo dei pini marittimi.
Fa parte delle Piccole Cicladi insieme a Skinoussa e Koufonissia ma, a differenza di quest'ultima, non è entrata nel circuito dei tour operators di massa.
Questo la rende ideale per gli appassionati di villaggi minuscoli e baie sperdute, raggiungibili per lo più a piedi.
E' dotata infatti di una fitta rete di sentieri ben organizzati e segnalati, che toccano sia le spiagge principali che il vecchio capoluogo.
Esiste comunque anche un piccolo bus comunale, che fa la spola fra la Chora e il porto.
Per organizzare il viaggio e altre informazioni cliccate qui.
L'appartata Donoussa
Fino a pochi anni fa arrivare a Donoussa era un'impresa : c'erano infatti pochissimi e incerti collegamenti via mare da Naxos.
Ora raggiungerla è un po' più facile, perchè nel suo piccolo porto attraccano anche catamarani veloci e aliscafi (meltemi permettendo...), ma rimane tuttora una meta poco frequentata, ideale per chi cerca isole ancora poco "turistiche" e una tranquilla atmosfera d'altri tempi.
Donoussa vanta una serie di spiagge magnifiche, facilmente accessibili anche a piedi e un entroterra rurale piacevolmente bucolico. A differenza di altre isole dell'arcipelago (siamo nelle Cicladi) vi è abbondanza d'acqua, grazie alle sue numerose sorgenti.
Se volete qualche dettaglio in più e informazioni pratiche sull'isola,cliccate qui.
Boschi e cascate a Samotracia
Samotracia è una montagna ammantata di boschi che emerge nel Nord Egeo, spesso avvolta in misteriose nebbie. D'inverno, non è raro che la sua cima più alta, il monte Fèngari, sia bianco di neve.
D'estate, alla bellezza del suo litorale si aggiunge il richiamo del selvaggio entroterra dove, fra platani e castagni secolari, è possibile fare il bagno sia nelle lagune formate dai torrenti, che nelle numerose pozze di acqua termale.
L'isola fu uno dei centri religiosi più importanti dell'antica Grecia e ancora oggi emana un fascino particolare, misterioso, che si avverte soprattutto visitando il Santuario dei Grandi Dei : qui fu ritrovata la celebre Nike di Samotracia, il cui originale si trova al Louvre di Parigi.
Cliccando qui troverete approfondimenti e dettagli.
Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
Infine, davanti alla costa est, si trova uno dei siti archeologici sottomarini più famosi della storia: nel 1900 qui fu trovato il relitto di una nave romana, da cui emersero preziosi reperti, fra cui il famoso Meccanismo di Antikythera, noto come il primo calcolatore meccanico della storia.
Una squadra di archeologi greci e statunitensi, si immerge tuttora nella zona e, se avete fortuna, in paese può capitarvi di assistere ad una serata in cui vengono presentati in anteprima gli ultimi ritrovamenti!
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Capoluogo amministrativo delle Cicladi, Syros è servita da un moderno aeroporto ed è uno snodo cruciale per tutte le rotte marittime, che da Atene servono gli arcipelaghi dell'Egeo.
Eppure, nonostante la si possa raggiungere comodamente, non rientra nel novero delle mete estive più frequentate e può essere una scelta sorprendentemente sagace.
A mio avviso, proprio la sua estraneità alle classiche rotte turistiche ne costituisce la maggiore attrattiva: vi si respira la vita autentica di un'isola che non snatura sè stessa per compiacere il turismo organizzato.
Basta arrivarci in traghetto per innamorarsene all'istante, vedendo dal mare il magnifico anfiteatro di Ermopoulis, con le sue case neoclassiche, sovrastato dalla Chora medievale di Ano Syros.
Anche solo soggiornare nel capoluogo, immergendosi nella sua affascinante atmosfera, varrebbe il viaggio; ma le spiagge non mancano : da quelle note e attrezzate intorno al capoluogo, alle baie più appartate e selvagge che si trovano al nord.
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Lungo i sentieri di Iraklia
A poche miglia marine da Naxos, Iraklia accoglie il visitatore col profumo dei pini marittimi.
Fa parte delle Piccole Cicladi insieme a Skinoussa e Koufonissia ma, a differenza di quest'ultima, non è entrata nel circuito dei tour operators di massa.
Questo la rende ideale per gli appassionati di villaggi minuscoli e baie sperdute, raggiungibili per lo più a piedi.
E' dotata infatti di una fitta rete di sentieri ben organizzati e segnalati, che toccano sia le spiagge principali che il vecchio capoluogo.
Esiste comunque anche un piccolo bus comunale, che fa la spola fra la Chora e il porto.
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L'appartata Donoussa
Fino a pochi anni fa arrivare a Donoussa era un'impresa : c'erano infatti pochissimi e incerti collegamenti via mare da Naxos.
Ora raggiungerla è un po' più facile, perchè nel suo piccolo porto attraccano anche catamarani veloci e aliscafi (meltemi permettendo...), ma rimane tuttora una meta poco frequentata, ideale per chi cerca isole ancora poco "turistiche" e una tranquilla atmosfera d'altri tempi.
Donoussa vanta una serie di spiagge magnifiche, facilmente accessibili anche a piedi e un entroterra rurale piacevolmente bucolico. A differenza di altre isole dell'arcipelago (siamo nelle Cicladi) vi è abbondanza d'acqua, grazie alle sue numerose sorgenti.
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Boschi e cascate a Samotracia
Samotracia è una montagna ammantata di boschi che emerge nel Nord Egeo, spesso avvolta in misteriose nebbie. D'inverno, non è raro che la sua cima più alta, il monte Fèngari, sia bianco di neve.
D'estate, alla bellezza del suo litorale si aggiunge il richiamo del selvaggio entroterra dove, fra platani e castagni secolari, è possibile fare il bagno sia nelle lagune formate dai torrenti, che nelle numerose pozze di acqua termale.
L'isola fu uno dei centri religiosi più importanti dell'antica Grecia e ancora oggi emana un fascino particolare, misterioso, che si avverte soprattutto visitando il Santuario dei Grandi Dei : qui fu ritrovata la celebre Nike di Samotracia, il cui originale si trova al Louvre di Parigi.
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