Se per la prossima estate avete in programma una vacanza a Zakynthos (come la chiamava Omero), può esservi utile la guida on-the-road della mia amica e giornalista Antonia Lanari, autrice di questo originale guest post, a ritmo di musica.
"Né più mai toccherò le sacre sponde"...caro Ugo Foscolo, dispiace per te, ma a me, che una volta le sacre sponde di Zacinto (Zante o, meglio, Zakynthos) le ho toccate, nulla impedirà di ritoccarle tutte le volte che mi tornerà la voglia di respirare quell'aria fina, di immergermi in quei mari limpidi, di guardare quei tramonti indimenticabili e di trovare gli amici sempre disposti ad accogliermi.
L'isola di Zacinto fa parte dell'arcipelago delle Ionie, famosa perché ha dato i natali a Ugo Foscolo, ma anche a un altro grande poeta, il più popolare per i greci e autore dell'inno nazionale : Dionysios Solomos.
Ma basta parlare di poeti, vi voglio parlare del perché mi sono innamorata di Zacinto.
Sono stata introdotta alla conoscenza dell'isola da amici e insieme a loro l'ho scoperta attraversandola in macchina, accompagnati dal sottofondo musicale curato e realizzato da Carola su musicassette.
Compilation che suonano come una dichiarazione d'amore e che non possono quindi dissociarsi da questa raccolta di ricordi, quindi...pump up the volume e proseguite la lettura ascoltando i brani suggeriti! (The Doors, Love me Two Times)
Compilation che suonano come una dichiarazione d'amore e che non possono quindi dissociarsi da questa raccolta di ricordi, quindi...pump up the volume e proseguite la lettura ascoltando i brani suggeriti! (The Doors, Love me Two Times)
Si parte da Vasilikos a sud est dell'isola e dove si trova la casa che ci ha ospitati, un luogo che potrebbe benissimo essere quello del 'buen ritiro'.
L'accoglienza dei padroni di casa, una coppia di ateniesi che nei mesi estivi aprono gli 'studios' di Casa Tassos, è indiscutibile, bisogna solo provarla.
L'accoglienza dei padroni di casa, una coppia di ateniesi che nei mesi estivi aprono gli 'studios' di Casa Tassos, è indiscutibile, bisogna solo provarla.
Da Vasilikos la prima meta è la spiaggia dietro casa, una lunga distesa di sabbia finissima che si tuffa nell'acqua tranquilla, calda e blu. Proprio non male per essere il mare più a portata di mano (John Mayall, The Bear).
Dal "campo base" ci siamo mossi alla scoperta della famosa spiaggia di Gerakás, con mare cristallino e per amanti del turismo naturalistico, incastonata nella costa sudorientale dell'isola. E' anche compresa nel Parco Nazionale Marino di Zante, dove l'attrazione principale sono le tartarughe Caretta Caretta, che però non sempre si vedono.
Ogni anno, a partire da giugno, le tartarughe femmine arrivano sulle spiagge meridionali dell'isola per sotterrare le loro uova nella sabbia. Il periodo d'incubazione dura all'incirca 55 giorni poi, alla schiusa, i piccoli raggiungono da soli il mare.
Ho avuto la fortuna di capitarci la prima volta e di assistere alla corsa verso il mare delle piccole creature appena nate, sotto gli occhi attenti degli addetti alla protezione di questa specie di tartaruga a rischio di estinzione (The Byrds, You Movin').
Zacinto ha tante belle spiagge. Una di quelle che ti rimangono nel cuore è Dafne Beach, sulla costa occidentale del promontorio dell'isola che continua verso Gerakás.
Ci si arriva con una strada che si snoda tranquilla sulle colline, ma gli abitanti e i conoscitori dell'isola ti ci possono portare anche attraverso un percorso decisamente accidentato, sconsigliato ai deboli di cuore.
Quale sia la strada per cui ci si arriva, Dafne Beach è un'oasi di tranquillità, dove trovi tutto il necessario per restare e non volertene andare più.
Il ristorante è a gestione familiare (come la maggior parte di quelli in cui ho mangiato) con un forno a legna che cuoce delle fragranti e profumate pagnotte e una cucina sobria ed essenziale.
Soddisfatto il palato non resta che rilassarsi all'ombra degli gli ombrelloni di paglia, distribuiti sotto gli alberi che delimitano l'ampia spiaggia, che non ha nulla da invidiare a quelle caraibiche.
Lasciare Dafne è un vero sacrificio, tanto vale affogare il dispiacere risalendo sulle alture della zona e andare a trovare Giuseppe e la sua taverna a picco sul mare, da cui si può godere uno dei tramonti mozzafiato di Zacinto, accompagnato da un gustoso piatto di alici fresche fritte (Steve Miller Band, Wild Mountain Honey).
Ed eccoci ancora in viaggio verso nord, diretti alla spiaggia del Navagio, o del Relitto, dove una trentina di anni fa un mercantile carico di sigarette di contrabbando cercò di sfuggire alla Guardia costiera greca fermandosi in prossimità della cala e arenandosi lì per sempre.
Da allora la piccola spiaggia, raggiungibile solo dal mare, è diventata una delle maggiori attrazioni dell'isola e una delle più fotografate della Grecia.
Dall'alto della scogliera, un piccolo pontile sospeso nel vuoto permette di vedere l'imbarcazione mezza affondata nella sabbia bianchissima.
Sulla strada che porta al Navagio si incontra un caratteristico paese di montagna, Volímes, famoso per le sue bancarelle di prodotti di artigianato locale: tovaglie, centri tavola e tappeti confezionati a mano, oltre che per specialità alimentari come liquori, vino, olio e miele.
Per gustarsi in pieno un altro spettacolare calar del sole, basta fermarsi sulla strada del ritorno, alla Michali's Tavern di Kampi (Isaac Delusion, Midnight Sun).
L'ultima escursione naturalistica è stata dedicata alla visita dai toni più "trascendentali", forse proprio perché era l'ultima: verso la fine delle vacanze si diventa romantici e pensierosi per il "tomorrow never knows" di beatlesiana memoria.
La destinazione è Kerí Beach, una spiaggia di ciotoli ombreggiata da pini marittimi, a ridosso del mare limpido con vista sull'isolotto Marathonissi, raggiungibile con barchette a noleggio.
Verso l'ora del tramonto ci dirigiamo in cima alla scogliera che domina i Mitzitres, due faraglioni di roccia che fronteggiano una spiaggetta deserta e le Keri Caves. Poco distante dalla larga spianata, che ogni sera accoglie il popolo del tramonto, si trova il faro.
Insomma, un luogo caratterizzato da un'atmosfera molto hippy ma con troppi motori accesi...Meglio godersi il panorama da uno dei tavoli del Keri Lighthouse Restaurant dove, nel cortile antistante, troneggia un pennone altissimo dal quale sventola la bandiera più grande della Grecia (Gong, Mandrake).
Il mio viaggio dei ricordi di Zacinto per ora è terminato, ma rimane ancora molto da scoprire. Zante, ci rivedremo presto! (Canned Heat, Time Was)
Questo articolo è stato scritto da Antonia Lanari per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale senza autorizzazione è vietata, e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
Questo articolo è stato scritto da Antonia Lanari per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale senza autorizzazione è vietata, e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
Bellissimo racconto che oltre a farmi vivere la bellezza ,con le foto e le parole di quella terra ,mi ha fatto respirare il profumo dei cibi come se fossi passata anche io da quelle parti,conosco bene l'amore e la voglia di tornare in quei come e' accaduto a me piu' di dieci anni or sono con Novigrad in Croazia ,mare limpido,persone speciali che ti accolgono e profumi da ricordare per sempre !!!!
RispondiEliminaPaola
Grazie Paola, mi fa piacere ti sia piaciuta la lettura! Quando ci si trova in certi contesti, tra natura e buon vivere, l'ispirazione viene da sé. Alla prossima!
RispondiEliminaCiao
Antonia
Ciao. L'hai descritta benissimo... adesso ho proprio voglia di visitarla.
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