L'ultima parte del mio viaggio olfattivo a Pitti Fragranze 2016, inizia a Sapporo, nella regione di Hokkaido, all'estremo nord del Giappone.
Sul suo territorio, fra coste e montagne, la natura offre una grande varietà di legni, fiori e piante da cui si estraggono oli essenziali e altre materie prime odorose.
È' qui che nasce la raffinatissima collezione DI SER, una delle vere scoperte di questa edizione.
Sulla minimalista brochure leggo che, fra tutte le etnìe del mondo, quella giapponese è nota come la sola a non possedere un proprio odore corporale, forse a causa dell'alimentazione o della frequente abitudine al rituale del bagno.
Per questo, la cultura profumiera del Sol Levante ha sviluppato la predilezione per fragranze discrete e sottili.
Alla tradizione giapponese appartiene il suggestivo rito del Kodo, (letteralmente "la via del profumo" cui ho avuto la fortuna di partecipare tempo fa, come scrivo in questo post) dove appunto si utilizzano sostanze ( per lo più legni) dall'aroma leggero, come kyara, rakoku, sasora, manaka e altre delicate essenze.
Fra tutte le numerose fragranze del "naso" Yasuyuki Shinoara, ho cercato subito quelle floreali, restando colpita in particolare da Kurokami, un accordo soave, con note di pompelmo, assoluta di Rosa, Frankincenso, gelsomino e Legno di Rosa.
Personalmente, nemmeno io amo i profumi troppo marcati, perciò mi piacerebbe molto approfondire la conoscenza di questa linea, indubbiamente straordinaria.
Tornando verso occidente, attratta dall'ultima proposta di Pierre Guillaume, non poteva mancare una sosta nella mia adorata Grecia.
Limanakia è il nome di una spiaggia, o meglio, di un'insenatura sulla costa sud a una mezz'ora di auto da Atene.
È' nota per essere un punto di ritrovo gay e nudista e si apre poco sotto la strada, fra scogli e arbusti, senza ombre.
Patchouli "salato", odore di corpi scaldati dal sole, contaminati dalla salsedine e dall'aroma di cisto labdano ed artemisia: PG27 Limanakìa di Parfumerie Generale, si definisce un profumo minerale-animalico è davvero lo è, grazie al talento impressionista di Guillaume nel dipingere olfattivamente luoghi e situazioni.
Infine, ultimo in ordine di apparizione, ma per me atteso da tempo, l'incontro con Richard Lûscher Britos e la loro geografia olfattiva.
Si, perché le fragranze di questo brand svizzero, fondato da tre amici innamorati dei viaggi e dei profumi naturali, sono talmente correlate ai territori cui si ispirano, da identificarsi con le loro coordinate geografiche.
A 32°N 08 E siamo in Marocco e precisamente a Marrakech : nel profumo che ne porta il nome, la tradizionale ospitalità marocchina si esprime con un esordio balsamico, sprigionato dallo scrosciare del tè sulle foglie di menta. Subito dopo, ecco le note fruttate che, da un vassoio di fresche fette di anguria, caricano l'atmosfera di gioia e convivialita'.
A 32°N 08 E siamo in Marocco e precisamente a Marrakech : nel profumo che ne porta il nome, la tradizionale ospitalità marocchina si esprime con un esordio balsamico, sprigionato dallo scrosciare del tè sulle foglie di menta. Subito dopo, ecco le note fruttate che, da un vassoio di fresche fette di anguria, caricano l'atmosfera di gioia e convivialita'.
Dalle montagne dell'Atlante, il vento porta l'odore delle oasi, con lo zucchero di fichi e datteri, misto a sentori di rose e gelsomini...a sera, dai vicoli filtrano note verdi e acquose di foglie di hennè, con cui le donne ricamano sulla pelle simboli d'amore.....
Marrakech-Nana Mint è il sesto e più recente dei "territori" raccontati da Richar Lûscher Britos e dipinti anche su altrettanti meravigliosi foulard di seta.
Conoscendo anche i precedenti cinque, sono impaziente di scoprire quelli che verranno in futuro.
Conoscendo anche i precedenti cinque, sono impaziente di scoprire quelli che verranno in futuro.
Proprio come se mi preparassi ad un nuovo, appassionante vero viaggio.
Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
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