Quest'anno, la mia esperienza a Esxence 2016 è stata più intensa. Per questo, ho voluto aspettare qualche giorno prima di scriverne : per mettere ordine nelle impressioni, oltre che per risentire i campioni delle fragranze che mi hanno colpito di più.
Come al solito, non ho seguito una tabella di marcia precisa, se non quella di salutare cari amici e privilegiare comunque la conoscenza delle persone prima che delle loro creazioni.
Naturalmente, senza trascurare il tema del viaggio, quale filo D'Arianna del mio cammino.
Naturalmente, senza trascurare il tema del viaggio, quale filo D'Arianna del mio cammino.
Unico impegno in agenda, quello di incontrare per prima Ploi Uma (diminutivo di Pissara Umavijani) gentile e bellissima compositrice di profumi di origine tailandese, che ora vive e lavora a Parigi.
Confesso di essermi sentita lusingata da un suo messaggio, nel quale si dichiarava entusiasta follower del mio blog, cui dice di essersi addirittura ispirata per l'avvio della sua recente attività di profumiera, sotto il marchio Dusita.
Temo si tratti però della leggendaria cortesia orientale...
Fatto sta che l'intervista che volevo fare è diventata un incontro di sapore quasi familiare, grazie anche alla presenza dell'efficientissima mamma di Ploi.
Messa così da parte la "scaletta" di domande che mi ero preparata, ho ascoltato la storia di Dusita Parfums come fosse la narrazione di una fiaba: l'incontro della passione della sua fondatrice per lo stile della profumeria francese, con la consuetudine ancestrale del suo paese di origine, in cui l'uso di oli essenziali, polveri e resine fragranti accompagna da generazioni ogni aspetto della vita quotidiana, religioso o profano.
Nella tradizione di fede siamese, Dusita è il Paradiso, inteso come uno stato di armonia e felicità spirituale e può essere un programma pericolosamente ambizioso, nel caso in cui le creazioni non si rivelassero all'altezza di tanto nome.
Invece, i primi tre extrait de parfum di Ploi, sono un felicissimo esordio, già riconosciuto anche dalla celebre rivista online Fragantica, che ha nominato il suo Oudh Infini come il migliore Oudh presentato a Esxence 2016. Persino io, che non amo particolarmente questa nota,ne ho apprezzato comunque la ricchezza e l'originalità.
Da parte mia, sono innamorata persa della sensualità floreale di Melodie de L'Amour e del respiro di libertà e d'infinito di Issara.
Forse, l'essenza dei versi di Montri Umavajani, poeta di fama internazionale e padre di Ploi, è la vera ispirazione che rivive nel cuore di questi profumi, davvero degni di essere definiti "artistici".
Forse, l'essenza dei versi di Montri Umavajani, poeta di fama internazionale e padre di Ploi, è la vera ispirazione che rivive nel cuore di questi profumi, davvero degni di essere definiti "artistici".
Subito dopo, l'incontro virtuale con la luminosità della Costa Azzurra, infusa nelle composizioni di Virginie Roux, titolare di Au Pays de la Fleur d'Oranger, che ero molto curiosa di conoscere.
A Milano, Virginie presentava in particolare una piccola "collection capsule" composta da due fragranze, Libertè Bohème e Poudre de Libertè.
Le ho trovate perfettamente in sintonia col mio gusto, di carattere ma non invasive. Profumi che si rivelano senza bisogno
di stordire e che si distinguono, senza prevaricare la personalità di chi le indossa.
A casa però, sono stata rapita anche dall'eleganza dell'Eau de Parfum Intense Néroli Blanc e di Eau de Madeleine, di cui ho ricevuto i campioni in regalo : hanno il fascino dei grandi profumi d'epoca declinati in chiave moderna, e mi fanno venire voglia di camminare fra gli alberi fioriti di arancio amaro, nel sud della Francia.
Sottobanco, il titolare custodiva un'inedito olio essenziale ricavato dal frutto di castagna, a beneficio degli amici e dei...ficcanaso come me!
Sul tappeto magico della memoria olfattiva, d'istante mi sono trovata nella cucina di nonna Vittoria quando, sul tagliere di legno, rovesciava la fumante polenta di castagne!
Ora, sono curiosa di sentire quali altre note Patrick Paquet affiancherà a questa "base" così insolita...Di grande potenza anche le fragranze d'ambiente all'Immortelle (Elicriso) e di Maquis (macchia mista).
La linea di profumi per la persona è ispirata a Terra, Aria, Acqua e Fuoco, quattro elementi che compongono l'essenza primeva della Corsica.
Con le stesse materie prime organiche, l'azienda prepara inoltre una interessante linea cosmetica. Anche questo incontro ha rafforzato il mio proposito di fare un tour fra le numerose distillerie di oli essenziali presenti in Corsica, intelligentemente incluse in un apposito itinerario sostenuto dall'ente di promozione turistica locale.
Con le stesse materie prime organiche, l'azienda prepara inoltre una interessante linea cosmetica. Anche questo incontro ha rafforzato il mio proposito di fare un tour fra le numerose distillerie di oli essenziali presenti in Corsica, intelligentemente incluse in un apposito itinerario sostenuto dall'ente di promozione turistica locale.
Catturata dalla scenografia visionaria dello stand, mi sono fermata da Onyrico, marchio creato da Emilia Chinigò e Giorgio Biella, con l'intento di interpretare il talento italiano attraverso i profumi.
Mentre curiosavo in giro, sono stata colpita da una fragranza inconsueta, mostrata ad un altro visitatore: si trattava di Enygma, un profumo riservato ma intenso, ispirato al genio ugualmente misterioso di Leonardo Da Vinci.
Seguendo Marco Polo sulla Via della Seta, ha invece iniziato il suo viaggio Itineris, la nuova creazione di Maurizio Cerizza (uno dei due "nasi" italiani del marchio; l'altro è Luca Maffei) presentata in anteprima proprio a Esxence.
Risentita con calma, fuori dalla saturazione olfattiva dell'esposizione, ne ho colto meglio la complessità: pur essendo una fragranza unisex, io la immagino indossata da un uomo avventuroso, che esprime la propria conoscenza del mondo senza enfasi, solo col suo modo di essere.
E ho fatto bene a fermarmi: ognuno dei 16 Extrait de Parfum della collezione scatena sensazioni diverse, evocando il mix olfattivo e culturale proprio di una città cosmopolita, qual è la capitale della Turchia.
L'odore salmastro del Bosforo, l'aroma composito del Gran Bazaar, la raffinatezza della corte del Gran Sultano, i fiori del giardino segreto del Topkapi, le spezie dei mercanti e altro ancora...queste sono le immagini suggerite dalle fragranze di Nishane.
Ma, fra tutte, quella che più di tutte mi ha incantato e di cui m'inebrio anche ora mentre scrivo, è stata Vjola.
Ho sempre sostenuto che il profumo di viola non è affatto ingenuo, nè pudico e qui ne ho avuto la prova : è ombroso, carnale, sostenuto nel suo mistero da tocchi di vaniglia ed eliotropio.
Angela fa parte della sparuta schiera dei veri artigiani del profumo, quelli che lavorano senza avere alle spalle grossi marchi o multinazionali più o meno occulte.
In questa edizione di Esxence, ha portato la nuova collezione Cineres, con le fragranze Favni e Ignes.
Anche in questo caso, Angela si ispira alla storia e alla cultura della sua regione, tuttora presente in millenarie tradizioni.
Qui si evocano quelle del Solstizio d'Inverno, quando il borgo di Atri si illumina ancora delle luci pagane del Fauni-Ignes, l'antico rito del Fuoco.
Una magnifica dimostrazione di come ancora l'arte di fare profumi possa avere molto a che fare con l'alchimia.
Ho conosciuto questo marchio a Venezia un paio di anni fa, in occasione della mostra Little Big Things a Palazzo Mocenigo, visitando anche il loro bellissimo negozio in Campo San Fantin.
Da allora Mavive, l'azienda risorta dalle ceneri della storica Vidal, ha proseguito sulla strada della differenziazione, affiancando alla produzione per il mass marketing una linea di profumeria artistica di alto livello, che sta avendo molto successo anche all'estero.
Le sei fragranze della lussuosa Murano Art Collection, sono Extrait de Parfum formulati con le materie prime più preziose e ad altissima concentrazione di olio essenziale, che ne aumenta l'intensità e la persistenza.
Contenuti in fialoidi di cristallo da 30 ml, gli Extrait possono essere acquistati indipendentemente ma anche inseriti in uno dei sei vasi della collezione, pezzi esclusivi fatti a mano secondo la millenaria tradizione del vetro muranese.
Così, il profumo diventa anche un prestigioso oggetto di arredamento
Fra tutte le sei sontuose composizioni, la mia preferita non poteva che essere a base floreale : si tratta di Secret Rose, una Rosa marocchina impreziosita da Oud e Zafferano, e resa meno languida da note di Sandalo, Patchouly e gocce d'Ambra.
Ne ho ricevuto in regalo una fiala, e confesso che ho paura di aprirla, tanto è preziosa.
Continua...
Questo
articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi,
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