Componendo il mio primo profumo, a MUSES

Pubblicato il 10/04/2015


In questi ultimi giorni sono stata molto impegnata in un corso di Digital Marketing e non vedevo l'ora di scrivere della mia visita a MUSES, la prima Accademia Europea delle Essenze inaugurata a Savigliano lo scorso 26 settembre.
E' stato un fine settimana molto intenso, per la quantità e la qualità delle esperienze sensoriali, vissute nello spazio di sole 48 ore: in questo post, vi racconterò di come ho creato il mio primo profumo personale, partecipando allo speciale Atelier Del Profumiere, organizzato per la stampa.

Su cosa è MUSES in dettaglio. mi soffermerò a lungo nel prossimo post. 
In sintesi, si tratta di un innovativo polo museale tecno-sensoriale che, partendo dalle erbe aromatiche diffuse in Piemonte, propone un percorso alla scoperta dei sapori e le essenze del territorio, con particolare attenzione ai saperi dell'arte profumiera.



Nella sede di MUSES, ospitata presso  il seicentesco Palazzo Taffini D'Acceglio,  è attiva una magnifica sala polifunzionale dedicata ai diversi laboratori officinali, che da ottobre vi si terranno con regolarità.
Le 18 postazioni dell'aula sono dotate di moderne attrezzature multimediali, fra le più avanzate in Italia per qualità tecniche e prestazioni nell'analisi sensoriale. 
In una di queste postazioni, ho sperimentato per la prima volta l'emozione di creare una fragranza.

Beatrice Baccon è la docente che si occupa dei corsi di profumeria programmati a MUSES, nostra guida nel breve percorso olfattivo.



Per iniziare, ognuno ha scelto la "base" che preferiva fra le quattro presentate su mouillette (una speciale striscia di carta che serve per sentire i profumi).
Sulla base prescelta doveva quindi svolgersi il lavoro di composizione della fragranza personale, sia seguendo totalmente la "ricetta" indicata, che apportando alla stessa le variazioni desiderate.

Come? Aggiungendo alla base, goccia a goccia, alcune fra le essenze contenute nel cofanetto a disposizione, versione moderna  e ristretta del famoso "Organo del Profumiere". 



  
Io ho scelto di comporre una eau de toilette femminile, fiorita-orientale.
Dopo aver travasato 5 ml di base  in un piccolo contenitore, ho aggiunto le note di testa (Fior d'Arancio) diminuendone di una sola goccia la quantità indicata.

E' sulle note di cuore che mi sono scatenata: diminuita un po' la presenza di Rosa e Violetta, ho inserito del Mughetto, del Miele e del Gelsomino, sempre procedendo una goccia alla volta e annusando il risultato ottenuto.
All'inizio mi sono fatta guidare dalla razionalità, scegliendo le essenze in base alle mie conoscenze "accademiche". 

Man mano che continuavo però, sono stata rapita a tal punto dal processo istintivo, che sembrava fossero le essenze stesse a "chiamarmi" dall'interno del cofanetto. 
A un certo punto ho anche dovuto correggere i dosaggi, perchè la miscela aveva assunto un sentore squilibrato rispetto al risultato che mi ero prefissa.

Dopo la rifinitura con le note di fondo ( Legno di Cedro, Mirra e Vaniglia in diverse proporzioni)  ho aggiunto alcol e acqua nelle quantità prescritte e... voilà, il "mio" primo profumo era pronto!



Mancava solo l'etichetta, sulla quale ho scritto la data ed il nome della mia creazione, che ho chiamato "Daimon". 
Cos'è il Daimon? Senza entrare in lunghe disquisizioni filosofiche, è una specie di Spirito Guida, o di Voce Interiore, di cui la famosa artista Josephine Baker diceva: " E' dunque questo che chiamano vocazione: la cosa che fai con gioia, come se avessi il fuoco nel cuore e il diavolo in corpo?"  

Ora il mio Daimon sta riposando e maturando al buio, in attesa che il ciclo creativo si concluda.

Volete provare anche voi? Per informazioni e prenotazioni sull'Atelier del Profumiere e sugli altri corsi in programma a MUSES, visitate il sito  www.musesweb.it


Questo articolo è stato scritto per Viaggi, Luoghi e Profumi.

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