Penso che Pierre Guillaume sia uno dei giovani profumieri più talentuosi nel tradurre in fragranza lo spirito di un luogo.
A differenza di altri, non parte da nomi di località esotiche per poi costruirci attorno la propria idea di profumo con un'interpretazione spesso arbitraria.
Al contrario: pur senza saperne il nome, basta sentire una delle sue creazioni per vedere istantaneamente l'immagine del luogo o dell'atmosfera che vuole descrivere.
Ho conosciuto personalmente Pierre un paio di anni fa, beneficiando della sua estemporanea narrazione olfattiva sui molti modi in cui si può declinare la fragranza del fico.
Chiudendo gli occhi e annusando le differenti interpretazioni in vari profumi (anche di altre marche) ho condiviso con lui il verde aroma delle foglie, oppure quello del frutto scaldato dal sole o, ancora, il sentore ombroso misto di foglie, frutto e corteccia, che si avverte entrando sotto le fronde di un fico centenario.
Quel giorno, la narrazione sensoriale culminò con la storia di Bois Naufragè, un suo profumo della linea "su invito".
Era l'inedita versione olfattiva di una fotografia, tradotta nell'odore di un grosso ramo di fico divelto dalla tempesta e abbandonato sulla spiaggia, carico di sentori salati e legnosi...
Vi ho ritrovato l'intensità di una delle "mie" isole greche, le più remote e misconosciute, dove ancora esistono arenili che non hanno mai visto un ombrellone o un lettino, ma solo relitti di mareggiate.
Autentica aria di macchia mediterranea sembra emanare anche da Lentisque : sentieri assolati a mezza costa sul mare, dove il vento profuma di resine ed erbe selvatiche.
Questa Eau de Toilette porta il marchio Phaedon, una raffinata collezione specificamente ispirata ad antiche culture.
Fedone era il nome di uno schiavo greco che, grazie al suo spirito e alla sua bellezza, divenne discepolo di Socrate, ma la gamma sublima in note olfattive anche simboli di altre civiltà del bacino mediterraneo, come i grifoni siriani o i colori degli Etruschi .
La prima volta che ho sentito Lentisque ne sono rimasta folgorata. Non avrei mai creduto che si potesse riprodurre così fedelmente l'impareggiabile odore delle mie passeggiate solitarie in Grecia !
Fra l'altro, sull'isola di Chios, la resina del lentisco (che lì si chiama Masticha) sin dall'antichità viene usata anche come chewing gum naturale, oltre a entrare nella formulazione di unguenti di bellezza e aromi per la cucina.
Per questo, quando a fine marzo sono andata a Milano per visitare Esxence 2015, ero impaziente di conoscere le nuove fragranze della sua ultima Collection Croisière.
Come ho già detto altre volte, sono un'appassionata e non un'esperta e perciò, quando sento un profumo, non entro nel merito delle sue caratteristiche tecniche, anche se vado a studiarmele in un secondo momento.
In questo caso, la mia curiosità era quella di verificare la potenza descrittiva di composizioni che promettevano stuzzicanti "viaggi" olfattivi.
Appena arrivata al suo stand, eccomi quindi ancora una volta partire con Pierre per questo nuovo itinerario.
Come accadeva un tempo nell' Alta Moda, anche la collezione "Croisière" si chiama così perchè si pone in un momento intermedio fra le altre linee ufficiali.
Pierre sentiva infatti il bisogno di prendersi una pausa simbolica, dedicandosi allo studio di fragranze che seguissero un percorso creativo inedito, riflettendo anche un momento di passaggio nella sua vita personale.
La cosa buffa è che mi ha confessato di non aver tempo di viaggiare! Proprio per questo, mi ha detto, ha cercato di infondere nelle sue composizioni quel che (almeno per ora) non riesce a vivere come vorrebbe.
E' curioso però come, parlandomi della sua concezione delle atmosfere di viaggio, si sia riferito anche a Rudyard Kipling .
Quando gli ho detto che lo scrittore inglese, (uno dei più grandi viaggiatori dell'Ottocento) ha scritto un libro nel quale descrive i paesi visitati riferendosi ai loro odori, Pierre è stato molto colpito dalla coincidenza !
Io invece ho verificato ancora una volta come certe corrispondenze significative non siano frutto del caso, ma di una sensibilità universale che travalica il tempo e lo spazio.
Ma veniamo alle fragranze: le risento una ad una mentre ne scrivo, lontana dalla confusione e dalla saturazione olfattiva tipiche di una Fiera, che di solito alterano le percezioni sensoriali del momento.
Ho imparato che per valutare bene un profumo lo si deve provare con calma, a casa, dandogli il tempo di esprimersi in ogni sfumatura.
Ecco così che Entre Ciel et Mer mi proietta fra l'odore smaltato del cielo e quello fresco del mare, nebulizzato negli spruzzi sollevati dal vento, come se mi trovassi su un caicco che solca l'Egeo, o su una tavola a vela sospinta dal meltèmi...la singolare e realistica nota marina di questo profumo, si deve a una speciale Assoluta di Alga del Pacifico, che finora non avevo mai sentito, cui si mescola l'aroma lieve dell'entroterra, di arbusti ed erbe spontanee, distillato e sfumato dal sole.
E' l'essenza della gioia di vivere in un'estate mediterranea, sospesi fra sole, mare ed azzurro...
Suggestioni tropicali invece in Jangala : siamo in una foresta primaria dopo la pioggia, quando la terra umida e la vegetazione esalano sentori di legno e fogliame gocciolante.
Sentendolo, vi ho ritrovato l'atmosfera di una mia escursione a Nosy Boraha, una piccola isola a est del Madagascar.
Avevo pedalato per una ventina di chilometri in bicicletta, cercando una baia remota di cui mi ero innamorata su un libro di fotografie.
Pioveva a tratti, e i vapori che salivano dalla foresta intorno a me sapevano di mistero e di minaccia... ero sola, avvolta dalla stessa temibile energia presente all'alba dei tempi.
Così mi sono sentita di fronte alle cascate di Chamarel, a Mauritius, ai dirupi della Rèunion o nella riserva naturale di Langkawi, in Malesia : luoghi dove ho incontrato lo stesso spirito selvaggio.
La radice di Vètyver, il Sandalo, le foglie di Eucalipto e i fiori di Hedychium, tessono l'ordito di una trama odorosa sensuale ma innocente, come tutto ciò che è primitivo.
Al primo spruzzo, Long- Courrier sprigiona un Vaniglia salata inattesa, distante dalle note "da pasticceria" con cui questa essenza è stata troppe volte declinata in profumeria.
Anche in Felanilla, fragranza firmata Parfumerie Générale, Guillaume l'aveva già trattata in modo originale, rendendola più graffiante del solito.
Qui è l'odore dei baccelli di Vaniglia esposti nei mercati esotici, vicino ai sacchi di cacao e di cocco in polvere, che si mescola al profumo dell'abbronzante e al sale rimasto sulla pelle dopo una nuotata.
A me ricorda isole di bellezza assoluta, come le Maldive : quando le ho viste per la prima volta, non credevo ai miei occhi.
Pur avendo all'epoca già viaggiato molto, credevo che colori così accesi e un mare talmente cristallino appartenessero solo al mondo dei sogni, o dei romanzi di avventura!
In Paris-Seychelles, riconosco invece le tracce dei profumi di una vacanza nell'Oceano Indiano, presenti anche dopo l'ultima doccia prima del ritorno nell'inverno europeo.
Subito avverto le note languide del Frangipane, del Monoi e del Giglio Bianco.
Quest'ultimo non era stato finora mai utilizzato da Guillaume e secondo me conferisce un tocco speciale alla fragranza, fondendosi alle sfaccettature verdi del Galbano e a quelle speziate di Pepe Nero e Zenzero.
Sullo sfondo, giusto un accenno di latte di cocco.
Tutto sembra però quasi sfumato nella sabbia calda, delicato e nostalgico come il ricordo dei giorni luminosi trascorsi.
Chi è stato alle Seychelles conosce bene infatti la speciale luce che accende queste isole, esaltando i contrasti fra le rocce scure e il candore delle spiagge.
Pensate che il viaggio sia finito qui? Neanche per sogno, della Collection Croisière fanno parte altre quattro fragranze, che in Italia non sono ancora disponibili : Mojito Chypre, Metal Hurlant, Foudre e Rivages Noirs.
Io però a Esxence le ho sentite in anteprima e, anche se non ne ho ancora i campioni per riviverle a casa, le ricordo altrettanto intriganti...ma questo è un altro viaggio, che spero di raccontarvi presto !
Questo articolo è stato scritto per Viaggi, Luoghi e Profumi.
Chiudendo gli occhi e annusando le differenti interpretazioni in vari profumi (anche di altre marche) ho condiviso con lui il verde aroma delle foglie, oppure quello del frutto scaldato dal sole o, ancora, il sentore ombroso misto di foglie, frutto e corteccia, che si avverte entrando sotto le fronde di un fico centenario.
Era l'inedita versione olfattiva di una fotografia, tradotta nell'odore di un grosso ramo di fico divelto dalla tempesta e abbandonato sulla spiaggia, carico di sentori salati e legnosi...
Vi ho ritrovato l'intensità di una delle "mie" isole greche, le più remote e misconosciute, dove ancora esistono arenili che non hanno mai visto un ombrellone o un lettino, ma solo relitti di mareggiate.
Autentica aria di macchia mediterranea sembra emanare anche da Lentisque : sentieri assolati a mezza costa sul mare, dove il vento profuma di resine ed erbe selvatiche.
Questa Eau de Toilette porta il marchio Phaedon, una raffinata collezione specificamente ispirata ad antiche culture.
Fedone era il nome di uno schiavo greco che, grazie al suo spirito e alla sua bellezza, divenne discepolo di Socrate, ma la gamma sublima in note olfattive anche simboli di altre civiltà del bacino mediterraneo, come i grifoni siriani o i colori degli Etruschi .
La prima volta che ho sentito Lentisque ne sono rimasta folgorata. Non avrei mai creduto che si potesse riprodurre così fedelmente l'impareggiabile odore delle mie passeggiate solitarie in Grecia !
Fra l'altro, sull'isola di Chios, la resina del lentisco (che lì si chiama Masticha) sin dall'antichità viene usata anche come chewing gum naturale, oltre a entrare nella formulazione di unguenti di bellezza e aromi per la cucina.
Per questo, quando a fine marzo sono andata a Milano per visitare Esxence 2015, ero impaziente di conoscere le nuove fragranze della sua ultima Collection Croisière.
Come ho già detto altre volte, sono un'appassionata e non un'esperta e perciò, quando sento un profumo, non entro nel merito delle sue caratteristiche tecniche, anche se vado a studiarmele in un secondo momento.
In questo caso, la mia curiosità era quella di verificare la potenza descrittiva di composizioni che promettevano stuzzicanti "viaggi" olfattivi.
Appena arrivata al suo stand, eccomi quindi ancora una volta partire con Pierre per questo nuovo itinerario.
Come accadeva un tempo nell' Alta Moda, anche la collezione "Croisière" si chiama così perchè si pone in un momento intermedio fra le altre linee ufficiali.
Pierre sentiva infatti il bisogno di prendersi una pausa simbolica, dedicandosi allo studio di fragranze che seguissero un percorso creativo inedito, riflettendo anche un momento di passaggio nella sua vita personale.
La cosa buffa è che mi ha confessato di non aver tempo di viaggiare! Proprio per questo, mi ha detto, ha cercato di infondere nelle sue composizioni quel che (almeno per ora) non riesce a vivere come vorrebbe.
E' curioso però come, parlandomi della sua concezione delle atmosfere di viaggio, si sia riferito anche a Rudyard Kipling .
Io invece ho verificato ancora una volta come certe corrispondenze significative non siano frutto del caso, ma di una sensibilità universale che travalica il tempo e lo spazio.
Ma veniamo alle fragranze: le risento una ad una mentre ne scrivo, lontana dalla confusione e dalla saturazione olfattiva tipiche di una Fiera, che di solito alterano le percezioni sensoriali del momento.
Ho imparato che per valutare bene un profumo lo si deve provare con calma, a casa, dandogli il tempo di esprimersi in ogni sfumatura.
Ecco così che Entre Ciel et Mer mi proietta fra l'odore smaltato del cielo e quello fresco del mare, nebulizzato negli spruzzi sollevati dal vento, come se mi trovassi su un caicco che solca l'Egeo, o su una tavola a vela sospinta dal meltèmi...la singolare e realistica nota marina di questo profumo, si deve a una speciale Assoluta di Alga del Pacifico, che finora non avevo mai sentito, cui si mescola l'aroma lieve dell'entroterra, di arbusti ed erbe spontanee, distillato e sfumato dal sole.
E' l'essenza della gioia di vivere in un'estate mediterranea, sospesi fra sole, mare ed azzurro...
Suggestioni tropicali invece in Jangala : siamo in una foresta primaria dopo la pioggia, quando la terra umida e la vegetazione esalano sentori di legno e fogliame gocciolante.
Sentendolo, vi ho ritrovato l'atmosfera di una mia escursione a Nosy Boraha, una piccola isola a est del Madagascar.
Avevo pedalato per una ventina di chilometri in bicicletta, cercando una baia remota di cui mi ero innamorata su un libro di fotografie.
Pioveva a tratti, e i vapori che salivano dalla foresta intorno a me sapevano di mistero e di minaccia... ero sola, avvolta dalla stessa temibile energia presente all'alba dei tempi.
Così mi sono sentita di fronte alle cascate di Chamarel, a Mauritius, ai dirupi della Rèunion o nella riserva naturale di Langkawi, in Malesia : luoghi dove ho incontrato lo stesso spirito selvaggio.
La radice di Vètyver, il Sandalo, le foglie di Eucalipto e i fiori di Hedychium, tessono l'ordito di una trama odorosa sensuale ma innocente, come tutto ciò che è primitivo.
Al primo spruzzo, Long- Courrier sprigiona un Vaniglia salata inattesa, distante dalle note "da pasticceria" con cui questa essenza è stata troppe volte declinata in profumeria.
Anche in Felanilla, fragranza firmata Parfumerie Générale, Guillaume l'aveva già trattata in modo originale, rendendola più graffiante del solito.
Qui è l'odore dei baccelli di Vaniglia esposti nei mercati esotici, vicino ai sacchi di cacao e di cocco in polvere, che si mescola al profumo dell'abbronzante e al sale rimasto sulla pelle dopo una nuotata.
A me ricorda isole di bellezza assoluta, come le Maldive : quando le ho viste per la prima volta, non credevo ai miei occhi.
Pur avendo all'epoca già viaggiato molto, credevo che colori così accesi e un mare talmente cristallino appartenessero solo al mondo dei sogni, o dei romanzi di avventura!
In Paris-Seychelles, riconosco invece le tracce dei profumi di una vacanza nell'Oceano Indiano, presenti anche dopo l'ultima doccia prima del ritorno nell'inverno europeo.
Subito avverto le note languide del Frangipane, del Monoi e del Giglio Bianco.
Quest'ultimo non era stato finora mai utilizzato da Guillaume e secondo me conferisce un tocco speciale alla fragranza, fondendosi alle sfaccettature verdi del Galbano e a quelle speziate di Pepe Nero e Zenzero.
Sullo sfondo, giusto un accenno di latte di cocco.
Tutto sembra però quasi sfumato nella sabbia calda, delicato e nostalgico come il ricordo dei giorni luminosi trascorsi.
Chi è stato alle Seychelles conosce bene infatti la speciale luce che accende queste isole, esaltando i contrasti fra le rocce scure e il candore delle spiagge.
Pensate che il viaggio sia finito qui? Neanche per sogno, della Collection Croisière fanno parte altre quattro fragranze, che in Italia non sono ancora disponibili : Mojito Chypre, Metal Hurlant, Foudre e Rivages Noirs.
Io però a Esxence le ho sentite in anteprima e, anche se non ne ho ancora i campioni per riviverle a casa, le ricordo altrettanto intriganti...ma questo è un altro viaggio, che spero di raccontarvi presto !
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ottima ispirazione per viaggiare di più...
RispondiElimina...o per vivere ogni viaggio con una dimensione in piu'
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