Non si può certo dire che sia un profumo, anzi. Ma, se si pensa che proviene da una profondità di oltre 2000 metri, allora prende tutto un altro aspetto: par di sentire il fiato della Madre Terra.
É l'odore delle acque sulfuree che da millenni si formano nel sottosuolo di Porretta e che, insieme a quelle salso-bromo-iodiche, alimentano le famose Terme di questa cittadina, annidata fra i boschi.
Mi sono immersa in questo caratteristico lezzo di "uova marce" durante una delle visite guidate, ai sotterranei delle antiche sorgenti di Porretta.
É l'odore delle acque sulfuree che da millenni si formano nel sottosuolo di Porretta e che, insieme a quelle salso-bromo-iodiche, alimentano le famose Terme di questa cittadina, annidata fra i boschi.
Mi sono immersa in questo caratteristico lezzo di "uova marce" durante una delle visite guidate, ai sotterranei delle antiche sorgenti di Porretta.
Itinerario singolare, reso ancor più affascinante dalla passione con cui Stefano Vannini, geologo e Direttore della Miniera (come tali sono classificate in Italia le sorgenti termali) racconta la storia e le bellezze di questo sottovalutato patrimonio dell'Appennino bolognese.
Sì, perchè a scoprirne le caratteristiche, ci si chiede come mai altri centri termali meno autentici e ricchi di questo abbiano tuttavia maggiore successo.
Sì, perchè a scoprirne le caratteristiche, ci si chiede come mai altri centri termali meno autentici e ricchi di questo abbiano tuttavia maggiore successo.
L'escursione nei circa 70 m di galleria naturale, scavata nella roccia viva del Monte della Rocchetta, è prima di tutto un viaggio in un ambiente geologico originario risalente ad oltre 60 milioni di anni fa.
Cristalli di quarzo intrappolati nella roccia, piccole stalattiti di diversi tipi e una striscia di carbone semi-cristallizzato, che brilla alla luce delle torce come un cielo stellato : sono solo alcune delle meraviglie mineralogiche che si incontrano sul cammino.
Cristalli di quarzo intrappolati nella roccia, piccole stalattiti di diversi tipi e una striscia di carbone semi-cristallizzato, che brilla alla luce delle torce come un cielo stellato : sono solo alcune delle meraviglie mineralogiche che si incontrano sul cammino.
Ai lati, le pozze e i depositi delle acque, nelle quali sono disciolti i 26 elementi minerali che le compongono.
Il percorso è suggestivo, carico di quella particolare atmosfera presente nei luoghi sotterranei e nascosti.
Ed ecco, in fondo alla galleria, l'accesso alle antiche vasche ora in disuso : purtroppo, al momento della mia visita, per ragioni di sicurezza ne era vietato l'accesso.
Ho chiesto quindi a Stefano Vannini, di fornirmene un' immagine che vedete più sotto.
Il percorso è suggestivo, carico di quella particolare atmosfera presente nei luoghi sotterranei e nascosti.
Ed ecco, in fondo alla galleria, l'accesso alle antiche vasche ora in disuso : purtroppo, al momento della mia visita, per ragioni di sicurezza ne era vietato l'accesso.
Ho chiesto quindi a Stefano Vannini, di fornirmene un' immagine che vedete più sotto.
Ora so che l'accesso alle antiche vasche è stato riaperto e quindi mi ripropongo di tornare per vederle di persona!
Al termine delle visita, non si può ripartire senza aver bevuto un sorso dalle fonti "Puzzola" e "Porretta Nuova" situate all'ingresso dello stabilimento termale : è vero, puzza un po', ma se si pensa che si tratta di un vero presidio di cura...
Qualche cenno storico
Come spesso accade, la storia delle origini di Porretta si perde nel Mito.
Di sicuro c'è che, nonostante le difficoltà logistiche dell'epoca, i "Bagni di Porretta "furono frequentati fin dal I° secolo dopo Cristo. Le prime testimonianze risalgono all'epoca romana, per poi disperdersi nei mille rivoli indiretti costituiti da scritti e resoconti di studiosi dell'età antica.
Dal XII° secolo la loro fama andò sempre più aumentando, tanto che persino il Machiavelli ne fece menzione nella sua Mandragola.
Principi e Signori del Rinascimento ne godettero a frotte. Lorenzo il Magnifico, Bianca Cappello moglie di Francesco I de’ Medici, il Cardinale Francesco Gonzaga, il pittore Andrea Mantegna, Giovanni Sforza Visconti, primo marito di Lucrezia Borgia : sono solo alcune delle celebrità di allora, cui si aggiungevano notabili e signorotti locali.
Al termine delle visita, non si può ripartire senza aver bevuto un sorso dalle fonti "Puzzola" e "Porretta Nuova" situate all'ingresso dello stabilimento termale : è vero, puzza un po', ma se si pensa che si tratta di un vero presidio di cura...
Come spesso accade, la storia delle origini di Porretta si perde nel Mito.
Di sicuro c'è che, nonostante le difficoltà logistiche dell'epoca, i "Bagni di Porretta "furono frequentati fin dal I° secolo dopo Cristo. Le prime testimonianze risalgono all'epoca romana, per poi disperdersi nei mille rivoli indiretti costituiti da scritti e resoconti di studiosi dell'età antica.
Dal XII° secolo la loro fama andò sempre più aumentando, tanto che persino il Machiavelli ne fece menzione nella sua Mandragola.
Principi e Signori del Rinascimento ne godettero a frotte. Lorenzo il Magnifico, Bianca Cappello moglie di Francesco I de’ Medici, il Cardinale Francesco Gonzaga, il pittore Andrea Mantegna, Giovanni Sforza Visconti, primo marito di Lucrezia Borgia : sono solo alcune delle celebrità di allora, cui si aggiungevano notabili e signorotti locali.
Nell'ottocento, grazie anche alla costruzione di nuove infrastrutture quali strade e ferrovie e all'intensificarsi di convegni medici, inizio l'epoca d'oro, che vide Porretta divenire una stazione termale di gran moda.
Finalmente, nella seconda metà del novecento, il termalismo assunse il carattere di fenomeno di massa : non più solo l’aristocrazia della cultura e dell’arte, ma anche migliaia di "comuni cittadini" accorsero qui, attratti dalla fama delle sue acque.
Finalmente, nella seconda metà del novecento, il termalismo assunse il carattere di fenomeno di massa : non più solo l’aristocrazia della cultura e dell’arte, ma anche migliaia di "comuni cittadini" accorsero qui, attratti dalla fama delle sue acque.
Il calendario delle visite guidate
Anche nel 2016, sono riprese le
visite guidate alle sorgenti. La prossime data è il 16, 23 e 30 luglio, ma la programmazione continuerà fino alla fine di settembre (sempre di sabato).
Il biglietto di ingresso costa 12 euro (i bambini sotto i 6 anni non sono ammessi)
Comunque, per avere informazioni anche si eventuli servizi aggiuntivi, potete telefonare a numeri 0534 24183 - 393 3114266 Le iscrizioni alle visite, si possono effettuare su questa pagina
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