Non è che a me piaccia semplicemente viaggiare. E' un modo di vivere così connaturato a quella che sono, che non mi pare il caso di proclamarlo a destra e a manca . E' così e basta.
Anche perchè, secondo me, viaggiare non significa solo spostarsi : il sognare nuove destinazioni e la fase progettuale che ne segue, sono parte integrante dell'esperienza.
Perciò in questo periodo, in cui le mie attuali condizioni di vita non prevedono entrate economiche future, mi sento come nella foto qui sopra: vedo il cielo al di là delle inferriate, ma non posso spiccare il volo.
Mi è successo qualcosa di simile anche in passato. Quando ho acquistato il mio primo appartamento, la scarsità dei fondi rimasti ha modificato la programmazione dei miei itinerari.
Non più quindi i lunghi viaggi intercontinentali in Oriente o in Africa cui ero abituata : per alimentare la mia passione spendendo poco, ho ripiegato sulla Grecia che non conoscevo, ma che è divenuta una grande passione, tuttora viva.
Però allora avevo un lavoro, e molto ben pagato, per cui si trattava solo di una temporanea "penuria" che presto avrei superato.
Di nuovo è successo quando ho perso il mio lavoro per la prima volta, nel 2000.
Non ero già più una ragazzina e trovare una nuova occupazione cominciava ad essere un problema: tuttavia, anche allora sono riuscita a cavarmela, pur dovendo ridimensionare le mie velleità di "lungo raggio".
Ora è diverso. L'età anagrafica e la stramaledetta crisi rendono l'impresa disperata, se non impossibile: nemmeno un curriculum di tutto rispetto riesce a far compiere il miracolo.
Ed ecco che, in attesa di tempi migliori, l'unica strategia possibile è quella di centellinare i sempre più magri risparmi e tagliare le spese "voluttuarie".
Come i viaggi.
Il guaio è che non posso vietarmi di sognare: pensare a quell'isoletta sperduta, dove arriva una sola nave la settimana e si pernotta solo nella guest house municipale, mi fa formicolare le gambe solo all'idea di partire.
Consulto ugualmente orari di voli e coincidenze, programmo escursioni.... è più forte di me, anche se farlo mi causa frustrazione. Perchè non posso andarci.
Così come l'altro viaggio dei miei sogni, in quel paese dove la felicità degli abitanti è scritta nella Costituzione e l'ingresso dei visitatori è contingentato per conservarne l'ambiente naturale...chissà se riuscirò a farlo, prima o poi.
Per non parlare della mia adorata Patmos, di cui dovrei sparami una "dose" almeno una volta l'anno per non cadere in cristi di astinenza.
E l'elenco potrebbe continuare per pagine.
Per giunta, c'è anche il fatto che il tempo davanti a me è ben più limitato di quello che ho alle spalle
Intanto, aspetto la primavera per riprendere le strade del mio Appennino, in cerca di piccoli borghi nascosti. Almeno quello.
Altrimenti, mi sa che dovrò cambiar nome e argomento del mio blog...
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Cara Wanda, ti capisco benissimo perchè anch'io vivo la stessa tua situazione. Ho perso il lavoro da un po' e nonostante il buon curriculum -spedito ormai a centinaia di soggetti- non riesco più a decollare, tanto per rimanere in tema di viaggi....quindi niente entrate, niente viaggi. La situazione causa una grande frustrazione anche a me e anche io mi sento proprio come se fossi in gabbia e potessi guardare il mondo solo attraverso delle sbarre. In più le spese impreviste per la casa,le tasse e balzelli varimi hanno portata a uno stato di semi sopravvivenza, da che non mi facevo mancare nulla e mi concedevo anche il superfluo.
RispondiEliminaNon so quanti anni tu abbia,nemmeno io sono tanto più di primo pelo perchè mi avvicino ai 40, ma quel sentimento dirabbia e desiderio di rivalsa è tangibile nelle tue parole.
Non voglio salutarti con frasi fatte ( che detesto), ma ti invio un grande abbraccio virtuale.
Chiara
Ciao Chiara, io ho una ventina d'anni più di te e quindi il mio tempo per i viaggi (sempre che riesca a reperire i fondi necessari) è ancor più limitato.
EliminaNon so che dirti: la situazione è quella che stiamo vivendo e non se ne vede la fine. Posso solo ricambiare il tuo abbraccio virtuale!
Per placare un po' la mia voglia di viaggi sto riscoprendo l'Italia e posti che non avevo mai preso in considerazione....due,tre giorni in qualche città d'arte o in una delle tante nostre isole....devo dire che mi permette di non sprofondare nella depressione e al contempo sto conoscendo luoghi che prima non consideravo minimamente proprio perchè adoravo i viaggi in luoghi lontani ed esotici.......
RispondiEliminaUn abbraccio ,e speriamo di poter ricominciare a varcare gli oceani, in un futuro non troppo lontano!
Chiara
Sì Chiara, anch'io sto riscoprendo luoghi vicini e interessanti! Ciò non toglie che la voglia del "lontano" e del "diverso" sia difficile da tacitare...
RispondiEliminaCara Wanda, mi sa che siamo un pò tutti in ristrettezze..il mio motivo è quello dell'acquisto della casa due anni fa con conseguente ristrutturazione e pian piano sistemazioni varie..c'è sempre da rifinire qualcosa e anche se dà soddisfazione assottiglia le finanze..di viaggi non ne ho fatti moltissimi xchè prima ho dovuto risparmiare x poi comprare...di conseguenza mi si è scatenata la voglia di andare, allora anch'io sto puntando su località vicine raggiungibili in auto ( che ancora mi conduce, povera)...ieri ho passato una giornata bellissima in Valpolicella a caccia di Ville venete e Pievi....sole splendido, panorami sui Monti Lessini stupendi, fiori, mimose gialle fioritissime, angolini incantevoli...son proprio soddisfatta e ripeterò senz'altro, anche xchè le Ville sono innumerevoli. E...muovermi da sola mi ha fatto chiacchierare con tutti, gradevolmente..come piace a noi..vero???? Abbracci Annamaria
RispondiEliminaCiao Annamaria, mi fa piacere che tu sia partita da sola e che te la sia goduta ! Da parte mia, ho in programma un paio di borghi appenninici come dico io, di quelli sepolti dai boschi...ma ho anche scoperto un giardino botanico privato, poco fuori Bologna, dove hanno creato anche un'area per le piante aromatiche e un'oasi naturalistica dalle parti di Sasso Marconi, con tanto di visita a un antico acquedotto romano...a presto su queste pagine! Un abbraccio anche a te, Wanda
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