Il primo post pubblicato, il 14 febbraio 2013 |
Eccolo qui sopra, il mio primo post. Pubblicato giusto due anni fa, nel giorno di San Valentino.
Non amo le autocelebrazioni, e quindi questo blog-compleanno avrà più il sapore del bilancio, piuttosto che del "che-bello-sono-felice " etc etc.
Scriverò di questa esperienza come di un viaggio, citando le scoperte entusiasmanti, ma anche le delusioni incontrate da quando mi sono avventurata nella terra, per me allora sconosciuta, chiamata "blogging".
Non vi annoierò col racconto minuzioso di come e perchè ho deciso di aprire anch'io un blog di viaggi.
Altri lo sanno fare meglio di me....
COSA MI HA ENTUSIASMATO
In primo luogo la libertà.
In passato ho scritto molto su periodici, cartacei e non, il più delle volte dovendo sottostare alle logiche editoriali, quando non alla tirannia di un caporedattore frustrato, che mi contestava argomenti sui quali per certo ne sapevo più di lui.
Sul mio blog posso scrivere come, quando e quanto mi pare. Vi sembra poco?
Così come è entusiasmante trovare un nuovo, inedito spunto per un post, che si affaccia magari mentre sto guidando in auto.
Un'altra cosa che mi ha fatto innamorare del blogging è la percezione di come la creatività si concretizzi immediatamente.
Così come è entusiasmante trovare un nuovo, inedito spunto per un post, che si affaccia magari mentre sto guidando in auto.
Un'altra cosa che mi ha fatto innamorare del blogging è la percezione di come la creatività si concretizzi immediatamente.
Il lavoro di preparazione è lungo e complesso: la ricerca delle foto giuste, la scaletta del testo, l'incipit (fondamentale!) la scrittura e la rifinitura del testo.
Alla fine, vedere un processo creativo inizialmente caotico prendere forma sullo schermo, è una soddisfazione impagabile.
E ancora, le persone. O meglio: alcune persone.
Alla fine, vedere un processo creativo inizialmente caotico prendere forma sullo schermo, è una soddisfazione impagabile.
E ancora, le persone. O meglio: alcune persone.
I lettori del blog che commentano i post: quelli che si congratulano chiedendo altre informazioni, se non addirittura suggerendomi nuovi argomenti.
O i titolari di strutture, enti del turismo e simili, che ho citato del tutto liberamente e gratuitamente e che mi ringraziano anche solo invitandomi a bere un caffè insieme, nel caso tornassi dalle loro parti.
Ma, più di tutti, quelli che mi scrivono di avere deciso di andare in un luogo perchè attratti dalla mia descrizione, che hanno portato stampata con sè e che sono tornati contenti.
O i titolari di strutture, enti del turismo e simili, che ho citato del tutto liberamente e gratuitamente e che mi ringraziano anche solo invitandomi a bere un caffè insieme, nel caso tornassi dalle loro parti.
Ma, più di tutti, quelli che mi scrivono di avere deciso di andare in un luogo perchè attratti dalla mia descrizione, che hanno portato stampata con sè e che sono tornati contenti.
Infine, sono felice di avere conosciuto, di persona o virtualmente , alcuni (pochi) altri blogger che mi hanno incoraggiata e aiutata, nei momenti in cui l'impegno mi sembrava sproporzionato rispetto ai risultati.
Fra tutti, voglio citare Giulia Raciti di Viaggiare Low Cost, che mi ha aperto per prima le pagine del suo blog come autrice e che ancora mi sopporta quando la subisso di domande e quando cado nello sconforto.
COSA MI HA DELUSO
Fra tutti, voglio citare Giulia Raciti di Viaggiare Low Cost, che mi ha aperto per prima le pagine del suo blog come autrice e che ancora mi sopporta quando la subisso di domande e quando cado nello sconforto.
COSA MI HA DELUSO
Di nuovo le persone. O meglio: alcune persone.
Quelli che, anche loro blogger da tempo, approfittano del loro supposto potere di "influencer" per farsi invitare a sbafo a destra e a manca.
Oppure, quelli che in vari modi sfruttano altri blogger ancora inesperti a loro vantaggio.
Quelli che se la tirano con la terminologia in inglese, convinti che basti etichettarsi "storyteller" per diventare automaticamente un narratore.
Quelli che se la tirano con la terminologia in inglese, convinti che basti etichettarsi "storyteller" per diventare automaticamente un narratore.
Quelli che, pur essendo lautamente pagati per lavorare in un'agenzia di comunicazione o in un ente di promozione turistica, o in un qualunque altro servizio turistico, pretendono che tu invece scriva articoli gratis sul loro sito o sul tuo, in cambio di "visibilità".
Quelli che (vedi sempre categoria qui sopra ) ti spremono come un limone facendosi belli grazie a un TUO progetto o una TUA idea e poi spariscono senza nemmeno un grazie, dopo magari averti copiato spudoratamente.
Alcuni cosiddetti "guru digitali" , che campano pontificando nei convegni, o sfornando post "civetta", nei quali elargiscono consigli per monetizzare con un blog.
Peccato che molte di queste "soluzioni" siano inventate lì per lì sulla carta, senza minimamente averne verificato la fattibilità o l'efficacia.
E, guarda un po', ti propongono di comprare il loro ultimo e-book, zeppo di consigli altrettanto (in)utili.
Venditori di illusioni che raggirano i più ingenui.
Alcuni cosiddetti "guru digitali" , che campano pontificando nei convegni, o sfornando post "civetta", nei quali elargiscono consigli per monetizzare con un blog.
Peccato che molte di queste "soluzioni" siano inventate lì per lì sulla carta, senza minimamente averne verificato la fattibilità o l'efficacia.
E, guarda un po', ti propongono di comprare il loro ultimo e-book, zeppo di consigli altrettanto (in)utili.
Venditori di illusioni che raggirano i più ingenui.
Ma, allo stesso tempo, voglio dire grazie a tutte le persone che mi hanno deluso e disgustato, perchè così mi hanno fatto capire che tipo di blogger voglio continuare a essere.
COSA HO IMPARATO
A un certo punto, anch'io ho iniziato a ricevere inviti di ogni genere e non posso negare che la cosa mi abbia lusingato.
Significava che ero uscita dall'invisibilità e che forse, nel mio piccolo, stavo facendo qualcosa di buono.
Alcune esperienze, come quella al TBDI di Rimini, sono state molto utili a farmi capire certe dinamiche, oltre che a migliorare il blog o a permettermi di conoscere altri blogger che stimo.
Ho voluto provare anche a partecipare ad un blogtour, ossia ad uno di quei viaggi ai quali gli operatori del turismo invitano i blogger, allo scopo di promuovere il loro territorio o servizio.
Alcune esperienze, come quella al TBDI di Rimini, sono state molto utili a farmi capire certe dinamiche, oltre che a migliorare il blog o a permettermi di conoscere altri blogger che stimo.
Ho voluto provare anche a partecipare ad un blogtour, ossia ad uno di quei viaggi ai quali gli operatori del turismo invitano i blogger, allo scopo di promuovere il loro territorio o servizio.
Avendo io stessa in passato gestito diversi Uffici Stampa e organizzato (diversamente) eventi simili rivolti a giornalisti, ero curiosa di vedere come avrei vissuto questo tipo di esperienza dall'altra parte della barricata.
Ebbene, ho avuto la conferma che i blogtour non fanno per me.
Sono grata a chi mi ha invitato, ma preferisco continuare a muovermi per conto mio, secondo i miei tempi e desideri.
E voglio scrivere solo di quello che io ritengo interessante.
Anche se questo portasse a incontrare qualche disguido organizzativo nel viaggio, va bene : renderà ancora più autentica e utile l'esperienza nel momento in cui la condividerò sul blog.
Ovviamente, continuare a viaggiare da indipendenti significa farsi carico di tutte le spese, ma la libertà non ha prezzo.
PROPOSITI PER IL FUTURO
Continuerò a scrivere, naturalmente, perchè ormai fa parte della mia vita e cercherò di farlo restando coerente con me stessa e alla mia linea editoriale.
E se per questo le visualizzazioni non raggiungeranno numeri da capogiro, me ne farò una ragione.
Vorrei continuare a essere letta principalmente da persone normali, e non solo da altri blogger.
Non perchè non voglia i commenti di colleghi che stimo, anzi: come dicevo, alcuni mi sono stati maestri e apprezzo molto i loro giudizi.
Solo, mi sembra che a volte i post di alcuni vengano seguiti assiduamente più che altro da altri blogger, che finiscono per scriversi un po' addosso fra loro, facendo "parrocchietta".
Ma questa è solo una scelta di campo, non una critica.
Mi sono resa conto di essere una sorta di "Dinosauro Digitale", che proprio non riesce a sottostare a quelle che sembrano regole irrinunciabili, come ad esempio l'essere "social" a tutti i costi.
Pensate che (eresia!) se durante un viaggio non ho a disposizione la connessione wifi continuo a godermela come se niente fosse.
Fortunatamente (o purtroppo?) il mondo può andare avanti anche senza le mie foto di un piatto di salsicce.
Preferisco essere una persona che ama viaggiare e che fa anche blogging, invece che una blogger che viaggia su commissione, e scorda il suo essere persona per inseguire il numero dei "followers".
Non so se in qualche modo, grazie al blog, riuscirò anche a trovare delle occasioni di lavoro. Mi piacerebbe, ma se non sarà così pazienza.
Certo, avevo pensato all'eventualità di entrare nel girone dei blogger di mestiere : ma, verificato che per questo avrei dovuto snaturare il mio modo di essere, ho cambiato velocemente idea.
Credo di essere ugualmente una professionista, a modo mio.
Avrei in mente anche di scrivere un libro, di quelli che si vendono in libreria, chissà...
Magari non potrò più permettermi di fare viaggi all'estero, ma ho già iniziato a esplorare certi deliziosi borghi segreti dell'Appennino...
Questo articolo è stato scritto per Viaggi, Luoghi e Profumi.
Ebbene, ho avuto la conferma che i blogtour non fanno per me.
Sono grata a chi mi ha invitato, ma preferisco continuare a muovermi per conto mio, secondo i miei tempi e desideri.
E voglio scrivere solo di quello che io ritengo interessante.
Anche se questo portasse a incontrare qualche disguido organizzativo nel viaggio, va bene : renderà ancora più autentica e utile l'esperienza nel momento in cui la condividerò sul blog.
Ovviamente, continuare a viaggiare da indipendenti significa farsi carico di tutte le spese, ma la libertà non ha prezzo.
PROPOSITI PER IL FUTURO
Continuerò a scrivere, naturalmente, perchè ormai fa parte della mia vita e cercherò di farlo restando coerente con me stessa e alla mia linea editoriale.
E se per questo le visualizzazioni non raggiungeranno numeri da capogiro, me ne farò una ragione.
Vorrei continuare a essere letta principalmente da persone normali, e non solo da altri blogger.
Non perchè non voglia i commenti di colleghi che stimo, anzi: come dicevo, alcuni mi sono stati maestri e apprezzo molto i loro giudizi.
Solo, mi sembra che a volte i post di alcuni vengano seguiti assiduamente più che altro da altri blogger, che finiscono per scriversi un po' addosso fra loro, facendo "parrocchietta".
Ma questa è solo una scelta di campo, non una critica.
Mi sono resa conto di essere una sorta di "Dinosauro Digitale", che proprio non riesce a sottostare a quelle che sembrano regole irrinunciabili, come ad esempio l'essere "social" a tutti i costi.
Pensate che (eresia!) se durante un viaggio non ho a disposizione la connessione wifi continuo a godermela come se niente fosse.
Fortunatamente (o purtroppo?) il mondo può andare avanti anche senza le mie foto di un piatto di salsicce.
Preferisco essere una persona che ama viaggiare e che fa anche blogging, invece che una blogger che viaggia su commissione, e scorda il suo essere persona per inseguire il numero dei "followers".
Non so se in qualche modo, grazie al blog, riuscirò anche a trovare delle occasioni di lavoro. Mi piacerebbe, ma se non sarà così pazienza.
Certo, avevo pensato all'eventualità di entrare nel girone dei blogger di mestiere : ma, verificato che per questo avrei dovuto snaturare il mio modo di essere, ho cambiato velocemente idea.
Credo di essere ugualmente una professionista, a modo mio.
Avrei in mente anche di scrivere un libro, di quelli che si vendono in libreria, chissà...
Magari non potrò più permettermi di fare viaggi all'estero, ma ho già iniziato a esplorare certi deliziosi borghi segreti dell'Appennino...
Questo articolo è stato scritto per Viaggi, Luoghi e Profumi.
La
riproduzione, totale o parziale, è
vietata e l'originale si trova solo su Viaggi,
Luoghi e Profumi.
Carissima Wanda, da come scrivi e posti foto interessanti non immaginavo che fossi una blogger da soli due anni..complimenti..continua, ti prego a viaggiare e fotografare e scrivere a modo tuo, con argomenti che interessano a te e non per "convenienza". Io adoro questo tuo modo di relazionarti ai tuoi lettori, chiaro che ti seguiranno persone che condividono un certo gusto di ricerca di particolarità...come andare a caccia di Maestri Profumieri in città non frequentatissime, oppure angoli di Appennino....x non parlare della descrizione delle Isole di tutti i tipi e qualità...bè, la smetto, come avrai già capito dai miei commenti mi immedesimo nei tuoi giretti col naso all'insù. Alla faccia di chi corre a vedere tutto e ingurgita nozioni, panorami, vedute e poi....se li incasina nella mente non avendo sensazioni da ricordare con piacere, solo mal di piedi e stanchezza mortale...le atmosfere dell'anima non le senti se corri e basta!!! Ok, ti saluto con simpatia ringraziando il blog della "Giulia" che mi ha portata al tuo...Annamaria...e, buon S.Faustino!!!
RispondiEliminaAnnamaria, il tuo commento come quello di Chiara, sono l'esempio di quanto descrivo nel mio post, quando parlo delle cose belle che fare blog mi ha portato.
EliminaCome vedi, gli affini si attraggono ed è per questi che continuo a scrivere. Grazie !
Wanda, leggo sempre con piacere i tuoi post, specialmente quando riguardano la tua sfera personale e di esperienza. Il tuo blog è per me da un anno o poco più un appuntamento irrinunciabile a anche se commento poco ti seguo sempre con interesse. Le descrizioni dei luoghi, i consigli di viaggio, i profumi... mi piace il tuo modo di scrivere, conciso e che arriva subito al lettore, senza perdersi in fronzoli inutili.
RispondiEliminaAnch'io ho aperto un blog di viaggi, ma per pigrizia non scrivo quasi mai, aspetto che arrivi l'ispirazione, cosa che capita di rado....
II web è pieno di bloggers che pontificano su questo e quello, dal makeup alla moda ai viaggi ai corsi di cake designing, ma sono pochi quelli veri e autentici che ti invogliano a tornare per vedere se hanno scritto nuovi post.
Chiara
Beh, che dire...sono commossa. Il tuo commento e quello di Annamaria mi incoraggiano a continuare, perchè confermano che ci sono lettori cui interessa quello che scrivo. Grazie anche a te!
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