Una fedele lettrice "senior" del mio blog, mi ha chiesto di scrivere un post su come viaggiare da soli "anche se non si è più ventenni" (parole sue).
Accolgo volentieri il suo invito anche perchè, proprio negli ultimi tempi, ho riflettuto sul tema dopo aver seguito on line le peripezie di Giulia Raciti nel suo viaggio in Etiopia.
Io viaggio sola da oltre quarant'anni e se ho cambiato qualcosa nel mio viaggiare in solitaria, l'ho fatto quasi senza accorgermene, tanto che ho dovuto far mente locale per individuare le differenze fra allora e gli ultimi anni.
Mi sono chiesta se ora sarei capace di affrontare un viaggio lungo e impegnativo come quello di Giulia e, onestamente, la mia risposta è no.
Non perchè non ne sia attratta, anzi. E' solo che mi rendo conto dei miei attuali limiti, fisici e anche psicologici.
E' vero, solo poco tempo fa ho dormito per terra in una gher di nomadi in Mongolia, uscendo di notte per andare alla "toilette" (leggi: nella steppa).
L'ho fatto e di sicuro lo rifarei, ma solo per qualche giorno però.
Nello stesso viaggio, ho alloggiato in campi attrezzati per viaggiatori, dove docce e servizi erano in comune, in stile campeggio.
Nulla di male, se non che la pulizia lasciava alquanto a desiderare.
Come nel ruspantissimo bungalow, aperto a tutto (insetti etc) dove ho alloggiato in Thailandia, o nelle innominabili stamberghe dove ho sostato in Madagascar, in Marocco o in Nepal...
Ciò non significa che sia di colpo diventata una fan degli hotel extralusso : mi basta una stanza semplice, decorosa e pulita, con un bagno solo per me.
Ciò non significa che sia di colpo diventata una fan degli hotel extralusso : mi basta una stanza semplice, decorosa e pulita, con un bagno solo per me.
Ho capito che ci sono alcuni modesti "comfort" cui non mi sento più di rinunciare, se non per pochissimi giorni.
Per il resto, lungi da me sempre e comunque gli infernali tour organizzati per turisti "polli in batteria" : la libertà nel muovermi è sempre stata per me fondamentale, anzi con gli anni lo è diventata anche di più.
Ho bisogno più che mai dei miei ritmi, delle soste e delle pause, e anche dei tempi "morti" per ricaricarmi, o semplicemente per interiorizzare quello che sto vivendo nel percorso.
Dopo questa lunga premessa del tutto personale, ecco quali sono a mio parere i punti che una ragazza diversamente giovane, che voglia iniziare a viaggiare in solitaria un po' in ritardo, dovrebbe tenere presenti.
Ne parlo al femminile, perchè questa è la realtà che conosco.
I gentiluomini terranno conto di ciò che può essere utile anche a loro.
Punto primo (valido anche per i più giovani) autoconsapevolezza !
Se non avete mai viaggiato o l'avete fatto sempre con gruppi organizzati e ora volete muovervi per conto vostro, chiedetevi prima se avete le carte in regola per farlo, senza imbarcarvi in improbabili avventure. E, nel fare questo esame di coscienza, siate spietate con voi stesse.
In primo luogo, sembra scontato a dirsi, ma dovete essere capaci di stare bene da sole, sempre.
Ciò significa che, se non ne siete capaci quando vi trovate nel vostro ambiente quotidiano, farlo in viaggio vi sarà ancora più difficile, se non impossibile.
Vi imbarazza sentire gli sguardi su di voi, mentre siete al ristorante da sole?
Vi deprimete facilmente, se vi trovate a trascorrere anche giornate intere senza scambiare una parola con nessuno ?
Non dico che debba succedere sempre e per forza, ma dovete essere preparate a che ciò accada e metterlo in conto.
Se vi riconoscete nelle situazioni di cui sopra, meglio partire con un'amica.
Altra cosa fondamentale: parlate una o più lingue straniere ? Se sì, a che livello ? Perchè non ci saranno più il tour leader o la guida di turno a trarvi d'impaccio in caso di disguidi o problemi di qualunque genere.
Non confidate nel fatto che "tanto ci si capisce a gesti": potrebbe costarvi caro!
Oltre al fatto che perdereste l'occasione per stringere bellissime amicizie in viaggio, sentendovi ancor più isolate.
Se il vostro inglese è arrugginito e risale ai tempi del liceo, quale migliore occasione per rinfrescarlo magari con un corso on line? Ce ne sono diversi, facili e anche divertenti.
E ancora: quali sono le vostre condizioni di salute? Purtroppo, col passare del tempo la riserva di energia fisica si riduce notevolmente (è un dato di fatto).
Conoscere esattamente i propri limiti è essenziale per scegliere la giusta destinazione e il genere di viaggio da affrontare.
Questo è ancora più valido se soffrite di qualche patologia cronica, che richiede l'assunzione regolare di farmaci o controlli periodici.
Un bel check up completo, sarà comunque utile per eliminare ogni dubbio e partire sereni.
Punto secondo: la destinazione giusta
Bene, avete verificato il punto di cui sopra e vi sentite pronte, anche se ancora un po' timorose.
Per iniziare, scegliete una destinazione "facile" e per un breve periodo !
Rinviate il tour delle Galapagos a quando vi sentirete più sicure di voi stesse. Lo so, vi sembrerà di perdere del tempo prezioso, ma vi sono mete fantastiche anche a portata di mano, con le quali misurarsi senza rischiare.
Ovviamente, deve essere un luogo che comunque vi attrae, perchè non c'è nulla come la passione che aiuti a superare le paure.
Può bastare un week end in una città d'arte italiana o, se ve la sentite, anche europea.
Man mano che acquisterete fiducia, potrete osare anche un soggiorno più lungo, come una settimana su qualche isola non troppo lontana, magari in Grecia o in Spagna.
Un'altra cosa da fare per aumentare il senso di sicurezza, è organizzare bene il viaggio prima di partire.
Potete aiutarvi consultando siti o blog di viaggio, chiedendo chiarimenti e consigli dettagliati agli autori.
Non abbiate paura di disturbare : in genere i blogger sono ben felici di vedere che i propri lettori si rivolgono a loro in questo modo, perchè conferma il coinvolgimento dei followers in quello che scrivono.
A patto però che non si approfitti della cosa, facendosi organizzare un complesso itinerario su misura, o servendosi del blogger come agenzia di viaggio gratuita!
Se non avete un blog di riferimento che già seguite, ne esistono alcuni dedicati proprio ai viaggiatori in solitaria.
Una volta individuata la meta giusta per voi, tracciate un programma che rispetti i vostri tempi e ritmi e...prenotate!
Come? Vi sono un'infinità di siti e portali, come Kayak, Expedia, Piratinviaggio, Travelbird etc.
Ultimamente, anche Easyjet ha inaugurato un proprio servizio che offre volo+ hotel a prezzi molto interessanti, ovviamente solo su destinazioni servite dalla compagnia stessa!
Punto terzo: meglio prevenire !
Lo so, non è bello da dirsi, ma in viaggio può capitare di ammalarsi, o di incorrere in altri inconvenienti. Per questo, una cosa cui non dovete assolutamente rinunciare mai è una buona Polizza Assicurativa !
Molte compagnie aeree o portali di viaggio ne offrono, facoltative o incluse nel pacchetto : prima di decidere se sottoscriverla o meno, esaminate bene tutte le clausole, i massimali e i rischi coperti.
Fate un confronto fra le offerte di diverse compagnie di assicurazione : ne esistono molte anche online, ma attenzione ai tranelli!
Per saperne di più e scegliere a ragion veduta, può essere utile consultare un portale di comparazione come www.assicurazione.it dove si trovano anche indicazioni sui fattori da considerare nella scelta.
Se, tutto sommato, la polizza proposta dalla compagnia aerea o dal portale di viaggio vi soddisfa, sottoscrivetela tranquillamente.
In tutti i paesi dell'Unione Europea è valida la Tessera Sanitaria Nazionale ma, ripeto, una buona polizza è irrinunciabile !
Lo scrivo per dovere di cronaca, anche se dovrebbe essere scontato, ma non si sa mai: controllate per tempo i vostri documenti di identità e le relative scadenze !
Altra cosa da fare: chiedete alla vostra banca di elevare il limite di prelievo giornaliero del Bancomat (valido per prelievi all'estero) e, se non l'avete, richiedete una Carta di Credito.
Può esservi utile per evitare di portare con voi troppo contante per i vostri acquisti.
Infine, può essere una buona idea iscriversi all'apposito sito del Ministero degli Esteri www.dovesiamonelmondo.it per segnalare il proprio viaggio.
Alcuni vantaggi per i viaggiatori senior
Contrariamente a quanto accade spesso Italia, in molti altri paesi le persone mature non vengono considerate inutili e anche un po' fastidiose. Al contrario.
A me capita di sentirmi più rispettata e circondata di premure ora di quando ero una giovane e piacente ragazza, sia sui mezzi di trasporto che negli alberghi e in altri esercizi pubblici.
Gli affittacamere in Grecia, ad esempio, preferiscono accogliere ospiti di una certa età, piuttosto che giovani scapestrati.
In genere, la persona di "mezza età" viene considerata più affidabile e tranquilla.
Inoltre (ma questo forse a qualcuna dispiacerà) non si è più oggetto di attenzioni maschili indesiderate.
Conclusione : perchè viaggiare in solitaria ?
Per essere liberi. Liberi di scegliere le proprie mete, seguendo i propri tempi. E questo diventa sempre più importante col passare degli anni.
Per costruire qualcosa di personale e irripetibile, che nessuno potrà mai sottrarci, imparando che non è davvero mai troppo tardi per vivere con passione.
Per incontrare nuove, interessanti persone : sia abitanti del luogo, che altri viaggiatori come noi, ampliando così i nostri orizzonti, personali e culturali.
Viaggiando in gruppo, anche se con amici, si tende a impigrire e a restare sempre un po' chiusi negli stessi confini: la stessa lingua, le stesse abitudini, etc etc. : assomigliamo a lumache che si portano dietro il guscio.
Fare amicizia in viaggio non è difficile: si può attaccare discorso durante un'attesa in aeroporto, sulla barca che ci porta alla spiaggia remota, o chiedendo a qualcuno di scattarci una foto con la nostra fotocamera. Siate discrete, ma non timide.
In quanto agli abitanti del luogo, spesso saranno loro per primi a chiedervi notizie su di voi, da dove venite e cosa fate in Italia : una donna che viaggia sola desta ancora curiosità.
Mi raccomando: non chiudetevi in camera a mangiare un panino perchè vi imbarazza andare al ristorante da sole! Non c'è modo migliore per sentirsi isolate e derelitte.
Cercate la trattoria che più vi attrae, pensando che anche assaggiare la cucina tipica è un modo per conoscere la cultura del luogo.
Chiedete spiegazioni sulle ricette al cameriere : sarà lieto di soddisfare la vostra curiosità e voi non vi sentirete più fuori luogo.
A me è capitato di ricevere consigli e anche inviti da altri tavoli vicini!
Buttatevi. Provate. E, quando avrete raggiunto la meta dei vostri sogni, capirete com'è bello semplicemente sostare in silenzio a guardare.
E capirete che quel momento è perfetto così com'è, anche se non c'è nessuno con voi.
Questo
articolo è stato scritto per Viaggi,
Luoghi e Profumi.
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Ciao Wanda,
RispondiEliminaio credo che questi punti siano da rispettare a prescindere dall'età che si ha.
Infatti credo che a prescindere dall'età l'idea di viaggiare da soli molti la associano alla solitudine più totale. Certo i primi giorni saranno forse duri, ma poi tutto diventerà la norma e chiunque abbia viaggiato solo almeno una volta sa che un compagno, o un gruppo di compagnia, a conti fatti non faccia realmente la differenza.
Il parlare le lingue, o per lo meno l'inglese, è però conditio sine qua non per chiunque, a 18 come a 65 anni.
Per quanto riguarda un viaggio te da sola in Africa mai dire mai...secondo me potrebbe piacerti e come ti ho detto più volte queste sono destinazioni per "senior" dove a differenza di quanto possa immaginare potresti incontrare viaggiatori decisamente più maturi rispetto tante altre destinazioni!
CIAO!
PS: Le Galapagos NON SONO PERICOLOSE (ma come ti viene in mente! Sono solo piuttosto care, ma sulla questione pericolosità non azzarderei,forse è proprio il contrario. Ma anche li viaggiano prevalentemente i senior...piu che altro causa costi)
Ma no, Giulia, non intendevo dire che le Galapagos sono pericolose, ma solo che per chi non ha mai viaggiato in solitaria possono essere impegnative dal punto di vista organizzativo!
EliminaIn quanto al fattore eta', ti assicuro che puo' essere determinante dal punto di vista della riserva di energia. Devi solo aspettare altri 30 anni e mi saprai dire!
Sono la " promotrice" di questo articolo.Innanzi tutto grazie Wanda per aver accolto la mia richiesta di scrivere un pezzo riguardante le viaggiatrici solitarie, ho letto tutto d'un fiato e in tante situazioni mi riconosco..soprattutto la ritrosia di andare in un ristorante da sola e aver l'impressione di avere tutti gli occhi puntati addosso o di sentirmi strana o peggio ancora " derelitta e sola" :)
RispondiEliminaIn attesa di fare il grande salto e viaggiare da sola all'estero- cosa che voglio fare al più presto- sono stata per conto mio una setttiman a Ischia. Meta facilissima, il problema è l'interiorità. Dovunque volgessi lo sguardo solo coppie o gruppi di amici o famiglie, e di disponibilità al dialogo e alla condivisione zero totale.
Dopo i primi giorni di relax la noia è subentrata inesorabilmente nonostante partecipassi a escursioni e cercassi di consocer il più possibile dell'isola.
Sono assolutametne d'accordo sul fatto che viaggiare in solitaria regali tutta la libertà del mondo ,e credo che organizzandosi per tempo non ci siano problemi di sorta ,almeno in destinaizoni facili come quelle europee, ma ho come l'impressione che chi è da solo non susciti molto interesse, la gente tende a stare per i fatti suoi .
Grazie comunque per i preziosi consigli che terrò a mente senza dubbio.
Carla
Salve Carla, capisco cosa intende. Penso pero' che quello che lei riferisce si verifichi piu' in Italia che all'estero o, almeno, questa e' la mia esperienza.
EliminaLe proporrei di programmare un viaggio in Grecia, meglio se su una piccola isola come una di quelle di cui ho scritto sul blog. L'atmosfera e' molto piu' informale che non a Ischia e ci si incontra sempre tutti negli stessi luoghi, spiagge e taverne, per cui diventa naturale salutarsi e scambiare due parole. Anche gli affittacamere sono molto amichevoli e spesso si adoperano coccolando gli ospiti con mille attenzioni.
Se vuole qualche indicazione piu' specifica, mi scriva in privato tramite il modulo di contatto.
I consigli sono ottimi...io sono una viaggiatrice e amo sia viaggiare da sola che in compagnia, ma detesto i viaggi con una grande compagnia o addirittura i viaggi di gruppo. So benissimo che cosa vuol dire viaggiare da sola, i pro e i contro e la stessa cosa vale per quando si viaggi insieme ad una persona... hai dato degli ottimi consigli che approvo appieno. Secondo me per chi viaggia in solitaria, non deve aver nessun problema a stare da solo, se si parte in solitaria con la speranza di conoscere qualcuno con cui condividere la vacanza, ci si sbaglia...Si parte in solitaria, perché si scoprire il posto da soli...poi se si fanno amicizie ben venga....ma non bisogna soffrire di solitudine, se no si parte con il piede sbagliato
RispondiEliminaSono d'accordo con te, Nicole. Infatti, come hai visto ho messo prima di tutto la capacità di stare soli come condizione essenziale. Certo, lo scopo non è partire soli per incontrare compagni di viaggio, ma se accade non ci vedo nulla di male. Bisogna anche esser aperti a ciò che si incontra sul cammino. Senza contare che anche la scoperta di altre persone, sia abitanti del luogo che viaggiatori, fa parte del bagaglio di conoscenza con cui si arricchisce un viaggio. Grazie per l'apprezzamento !
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