Ermoupolis, breve incontro con l'aristocratica signora delle Cicladi

Arrivarci dal mare lascia senza fiato. La nave sembra quasi voler farsi largo nella città, fra le case color pastello che scendono ad anfiteatro verso il porto.
E' la magnifica Ermoupolis, capoluogo dell'isola di Syros, capitale amministrativa delle Cicladi. 

Io ci sono arrivata per caso, sfuggendo agli scioperi che, ancora un paio di anni fa, ogni tanto bloccavano i turisti su qualche lido sperduto.

Sì, perchè Syros è uno snodo marittimo cruciale, dal quale passano tutte le rotte verso ogni arcipelago del mar Egeo.  Non a caso, fino allo sviluppo del Pireo nel 1800, quello di Ermoupoulis era il più grande porto della Grecia, un importante centro commerciale nel quale sostavano tutte navi provenienti dall'Europa.

Syros non vive di turismo e forse per questo è una fra le meno visitate fra le Cicladi :  invece varrebbe la pena di fermarsi qui, per apprezzarne l' atmosfera autenticamente greca.
Basta passeggiare nei vicoli della città, osservando l'attività quotidiana degli abitanti: i negozi, i kafenion, le agenzie ed il  via vai incessante del porto, per intuirne lo spirito.

Nessuna concessione alle leziosità tipiche di un certo turismo da cartolina e nemmeno la volgarità da luna park di altre più famose e pubblicizzate isole vicine.     
Dalla sua bellezza traspare un passato di prosperità, ancora presente nelle piazze ariose, nelle eleganti residenze neoclassiche e nelle maestose cattedrali. 

E l'amore dei suoi abitanti per il teatro, la musica  e la cultura si rispecchia nel  il Teatro "Apollon" (il cui interno riproduceva in piccolo del  Teatro alla Scala) e nel grande Museo Archeologico, facendo di Syros il centro culturale più importante dell'arcipelago.

Me la sono goduta fin dal primo istante, quando ho incontrato sul molo il cordiale proprietario della pensione dove avevo prenotato.

Pochi passi addentrandosi alle spalle del porto ed ecco la mia romantica stanza, in una graziosa residenza d'epoca: letto di ferro battuto, mobili antichi ed un balconcino affacciato  sul vicolo.
Nel corridoio, tappeti ed arredi di gusto, ma senza sfarzo.

Posato il bagaglio sono subito scesa, impaziente di non perdere nemmeno un istante del poco tempo a disposizione e mi sono semplicemente lasciata catturare dal flusso delle strade, senza una meta precisa.
E così, ho potuto ammirare il tramonto dal suggestivo quartiere di Vaporia e sorseggiare un aperitivo fra dimore signorili con accesso privato sul mare.
Una "dolce vita" di stampo ellenico, che mi ha ricordato le atmosfere mitteleuropee della nostra Trieste.

 

Anche qui, la stessa gioia di vivere e il "mood" cosmopolita, che la città eredita dalla sua creazione, avvenuta in soli 75 anni nell'arco del XIV° secolo,  ad opera di profughi giunti da tutto il mondo. 

Soprattutto architetti italiani e tedeschi hanno le hanno dato il suo stile singolare, che mescola influenze del Classicismo romantico a elementi occidentali.
La mattina dopo, gustando la colazione seduta in un piccolo caffè. mi sono immersa nella vivacità del mercato all'aperto nei vicoli dietro al porto, nei suoi odori e colori : frutti e ortaggi arrivati dalle campagne, pesce appena pescato, yogurt, formaggi e dolci grondanti profumato miele locale...

  

Più tardi, fattosi ormai troppo caldo per salire i 900 scalini che da Ermopoulis conducono fino all'affascinante Chora medievale di Ano Syros, ho preso uno dei numerosi autobus pubblici che operano sull'isola. 

Sul percorso, il corteo di una manifestazione di protesta contro le misure di austerità imposte dalla famigerata "troika", ha aggiunto un tocco di verità alla giornata.
Volevo fare un bagno nelle acque della rinomata baia di Galissas, a soli 5 km dal capoluogo.
Superato il tratto di spiaggia principale, attrezzata con sdrai ed ombrelloni,  ho trovato a pochi passi una seconda e più  tranquilla cala, ombreggiata da tamerici.

La sabbia, chiara e fine, e il mare limpido non avevano nulla da invidiare a quanto si trova su altre isole più gettonate. Durante il tragitto in autobus inoltre, ho intravisto altre attraenti calette deserte lungo la costa. 

Peccato che la sera stessa dovessi imbarcarmi per Atene e tornare in Italia : il poco che ho visto, è tuttavia bastato a farmi desiderare il ritorno a Syros, per scoprire l'incanto dell'antica Ano Syros e del resto dell'isola.

Come arrivare a Syros e perchè andarci 

Un soggiorno a Syros potrebbe essere un'ottima alternativa ad altre destinazioni delle Cicladi, ormai deturpate dal turismo organizzato. 
Personalmente, l'ho trovata molto più autentica e rilassante della pur bellissima Santorini, dove mi sono sentita più un pollo da spennare che un'ospite.

Essendo un crocevia per tutti gli altri arcipelaghi dell'Egeo, si può anche programmare una sosta di qualche giorno per poi proseguire altrove. Ecco il link di un sito in italiano, dove effettuare prenotazioni di traghetti www.traghettilines.it

A Syros vi è anche un aeroporto molto ben servito, che si può raggiungere via Atene più volte al giorno. 
Credo che in alta stagione vi siano anche voli diretti dall'Italia, ma mi riservo di verificarlo non appena usciranno le programmazioni estive.
Dal Pireo invece, Ermoupolis dista solo 4 ore di navigazione.

Il clima favorevole  e la facile raggiungibilità, la rendono anche una meta ideale per un week end lungo di primavera o in autunno.

Per muoversi sull'isola, si può approfittare della fitta rete di autobus pubblici, frequenti e puntuali, che collegano il capoluogo a tutto il territorio.

Io ho alloggiato nel centro storico di Ermoupoulis, presso la pensione Esperance 3  (la stessa proprietà gestisce altre due strutture, ugualmente piacevoli). Per informazioni e dettagli, ecco il sito di Esperance.

Vi sono comunque molte altre suggestive guest-house e sistemazioni in città o ad Ano Syros.
Se invece preferite alloggiare vicino al mare, non c'è che l'imbarazzo della scelta!

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