La brezza calda di una sera di giugno...è il tiglio, messaggero d'estate

Pubblicato il 6/12/2014




In questi giorni è ovunque. Penetrante e soave, invade i viali cittadini e si insinua nelle stanze di casa, per annunciare che l'estate è in arrivo. E' il profumo dei tigli in fiore, che risveglia ricordi di fine scuola, di esami e scrutini, di luminose serate a passeggio, in attesa dell'imminente libertà estiva. 

Perchè non pensare ad un itinerario che ci permetta di osservare ( e annusare!) questi magnifici alberi, in altre città, o anche in natura? 

Il tiglio, fra storia e Mito

Ogni città europea possiede almeno un viale ombreggiato da questi alberi gentili, ma quello più famoso in assoluto è a Berlino : Unter den Linden, (Sotto i Tigli) un lungo percorso pedonale posto fra le due carreggiate stradali, lungo il quale si allineano gli alberi. 

Fu Federico Guglielmo I di Brandeburgo a crearlo nel 1647 e, anche se nel tempo alcune delle piante vennero abbattute per varie ragioni, il viale ha mantenuto il suo originario splendore e sul suo percorso si trovano  numerosi palazzi storici e monumenti.




Imponente e frondoso, il tiglio è fra gli alberi più longevi e si trovano diversi esemplari di questi patriarchi anche in Italia : quello plurisecolare di Maquassano, in provincia di Napoli, ancora vegeto ma cavo, tanto che è possibile entrarvi e uscire dai rami. O il Tiglio di S. Orso, vicino alla chiesa omonima, simbolo della città di Aosta. A Malborghetto (UD) esiste ancora un tiglio alto 25 metri, dichiarato monumento vegetale. 
  
All'ombra degli alberi di tiglio, considerati "grandi guaritori" un tempo si riunivano in consiglio gli anziani: a Cavalese (Tn)è ancora visibile il "Banco della resòn" ) dove un tavolo circolare di pietra attorniato da tigli, dal XVI° secolo  ospitava le assemblee del Comun General della Magnifica Comunità di Fiemme.






Lungo il torrente che scorre nel Giardino dei 5 Sensi di Licenza,  in questi giorni la fragranza emanata dai tigli selvatici domina la sinfonia di profumi  della fioritura. Il giardino si trova a una quarantina di km da Roma, ed è gestito dal Parco Regionale Naturale dei Monti Lucretini.

Gli antichi greci, che lo avevano consacrato ad Afrodite in quanto simbolo di femminilità, chiamavano il tiglio "Filira" dal nome della ninfa che, unitasi al dio Crono diede alla luce il centauro Chirone, divenuto poi  celebre guaritore e maestro dell'eroe Achille.

Non a caso, i fiori di tiglio possiedono proprietà medicamentose, principalmente sedative e ipnotiche, ma l'infuso ( e il miele che le api ricavano dai fiori!) è un buon rimedio anche nelle malattie da raffreddamento e nelle affezioni reumatiche.

Mario Rigoni Stern, in "Arboreto Selvatico" scrive: " Qualche volta persino le api, quando con insistenza raccolgono nettare da certi tigli, vengono come assopite e si adagiano sull'erba all'ombra dell'albero". 

E se non avete la fortuna di vivere vicino ad un albero di tiglio, esiste però un profumo che ne riproduce fedelmente la  fragranza: volete scoprire qual è? Cliccate qui 

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