Confesso che i musei mi rendono claustrofobica.
Per quanto magnifiche, le opere d'arte esposte all'interno delle sale mi danno l'impressione di essere cose
morte, avulse come sono dal contesto in cui sono state create dall'autore. Per
questo trovo stimolante l'idea di creare un museo come quello sulle
colline modenesi, a cielo aperto e per
giunta...profumato!
Sto parlando del Museo Giardino della Rosa Antica, la più ampia collezione al mondo di rose antiche e classiche : 800 varietà coltivate su 3 ettari, all'interno di una ben più vasta tenuta.
Vi chiederete: cos'ha di diverso da qualsiasi altro giardino?
Pochi
sanno che la maggior parte delle rose che oggi vediamo nella maggior parte dei giardini o
dai fioristi, appartengono a specie recenti, ottenute da ibridazioni ed esperimenti sulle loro progenitrici.
Ebbene, qui si può vedere dal vivo l'evoluzione che nei secoli ha dato vita alle rose così come ora lo conosciamo: infatti, vi sono anche alcuni magnifici esemplari di di rose classiche e moderne.
Inoltre, il Museo Giardino si propone la conservazione del patrimonio genetico delle varietà spontanee, ma non solo: se accanto alla vostra casa di campagna, o ai margini del bosco dove passeggiate, cresce da sempre una rosa di cui non sapete il nome, potrebbe entrare a far parte delle "Rose ritrovate" di cui il museo raccoglie la documentazione.
Immaginatevi quindi di passeggiare in un museo il cui tetto sia il cielo, i corridoi vialetti erbosi e le opere d'arte cespugli di rose di ogni forma, colore e profumo, circondati da alberi, altri fiori e arbusti. Ovunque, ronzano golosi api e scarabei.
Altri animali, oltre agli insetti, popolano la tenuta: le rane gracidano sulle foglie di ninfea del laghetto e il falco volteggia, a caccia di bisce o roditori.
Qua è là, il terreno porta la traccia del passaggio dei cinghiali.
Tutto incorniciato dalle colline, che chiamano lo sguardo in una fuga serena, fino all'orizzonte.
Ogni pianta qui cresce come in natura, senza alcun intervento aggressivo. La creazione di un ambiente biologico complesso, ricco di un maggior numero di specie vegetali e animali, favorisce l'equilibrio naturale come principale fattore di lotta agli attacchi di malattie o parassiti.
Un capitolo a parte merita il settore delle rose galliche, il più fragrante del museo- giardino.
I fiori spesso non sono molto appariscenti, piccoli e un po' scarmigliati...ma che sinfonia di profumi però! Tutti diversi, intensi o delicati, ma sempre inebrianti.
A questi, si mescola il delicato aroma di incenso emanato dalle foglie della timida Rosa Primula, una Pimpinellifolia che però non è la sola specie a vantare foglie profumate.
Al Museo fanno capo diverse iniziative speciali ed eventi culturali, che affiancano la normale attività didattica in calendario, che non si limita a corsi inerenti alla coltura delle rose, ma prevede anche un interessante percorso nell'Erbario dei Sensi.
Accompagnati da un sottofondo di suggestive musiche ispirate alla rosa, si può vivere un'esperienza multisensoriale tuffando le mani in una vasca colma di petali o toccando aculei e semi.
Oppure, con alcune lenti di ingrandimento, esaminando da vicino i particolari e le differenze fra i diversi tipi di fiori e foglie.
Ma, soprattutto, lasciandosi catturare nel buio di uno speciale tubo nel quale inalare il profumo delle rose, contenute in sacchetti sospesi al suo interno.
Ho anche potuto "gustare" la fragranza di rosa, assaggiando una speciale gelatina di petali, davvero deliziosa su formaggi saporiti, gelati o yogurt.
Come arrivare e quando andare ?
Il Museo-Giardino è in provincia di Modena e più precisamente a Montagnana, frazione di Serramazzoni posta sulle colline sopra Maranello.
Il periodo migliore per ammirare la fioritura va da aprile a fine giugno e da luglio a gennaio lo spettacolo è dato dal colore dei cinorroidi (bacche) delle rose.
Su richiesta, si possono effettuare anche visite guidate per gruppi di 10-15 persone.
Il Museo, l'Erbario dei Sensi e il negozio (dove, fra le specialità, si trova anche la gelatina di petali!) sono aperti tutto l'anno, dal mercoledì alla domenica.
Rose in vaso posso essere acquistate sia in loco che on line, sul SITO del Museo Giardino.
La famiglia Viti, ideatrice e proprietaria del Museo Giardino, sta ultimando le procedure burocratiche per l'apertura di un piccolissimo Bed and Breakfast (solo due stanze) nell'edificio della casa padronale.
Presto quindi sarà possibile anche passeggiare fra le rose di primo mattino, quando il loro profumo è più intenso!
Inoltre, il Museo Giardino si propone la conservazione del patrimonio genetico delle varietà spontanee, ma non solo: se accanto alla vostra casa di campagna, o ai margini del bosco dove passeggiate, cresce da sempre una rosa di cui non sapete il nome, potrebbe entrare a far parte delle "Rose ritrovate" di cui il museo raccoglie la documentazione.
Immaginatevi quindi di passeggiare in un museo il cui tetto sia il cielo, i corridoi vialetti erbosi e le opere d'arte cespugli di rose di ogni forma, colore e profumo, circondati da alberi, altri fiori e arbusti. Ovunque, ronzano golosi api e scarabei.
Altri animali, oltre agli insetti, popolano la tenuta: le rane gracidano sulle foglie di ninfea del laghetto e il falco volteggia, a caccia di bisce o roditori.
Qua è là, il terreno porta la traccia del passaggio dei cinghiali.
Tutto incorniciato dalle colline, che chiamano lo sguardo in una fuga serena, fino all'orizzonte.
Ogni pianta qui cresce come in natura, senza alcun intervento aggressivo. La creazione di un ambiente biologico complesso, ricco di un maggior numero di specie vegetali e animali, favorisce l'equilibrio naturale come principale fattore di lotta agli attacchi di malattie o parassiti.
Un capitolo a parte merita il settore delle rose galliche, il più fragrante del museo- giardino.
I fiori spesso non sono molto appariscenti, piccoli e un po' scarmigliati...ma che sinfonia di profumi però! Tutti diversi, intensi o delicati, ma sempre inebrianti.
A questi, si mescola il delicato aroma di incenso emanato dalle foglie della timida Rosa Primula, una Pimpinellifolia che però non è la sola specie a vantare foglie profumate.
Al Museo fanno capo diverse iniziative speciali ed eventi culturali, che affiancano la normale attività didattica in calendario, che non si limita a corsi inerenti alla coltura delle rose, ma prevede anche un interessante percorso nell'Erbario dei Sensi.
Accompagnati da un sottofondo di suggestive musiche ispirate alla rosa, si può vivere un'esperienza multisensoriale tuffando le mani in una vasca colma di petali o toccando aculei e semi.
Oppure, con alcune lenti di ingrandimento, esaminando da vicino i particolari e le differenze fra i diversi tipi di fiori e foglie.
Ma, soprattutto, lasciandosi catturare nel buio di uno speciale tubo nel quale inalare il profumo delle rose, contenute in sacchetti sospesi al suo interno.
Ho anche potuto "gustare" la fragranza di rosa, assaggiando una speciale gelatina di petali, davvero deliziosa su formaggi saporiti, gelati o yogurt.
Come arrivare e quando andare ?
Il Museo-Giardino è in provincia di Modena e più precisamente a Montagnana, frazione di Serramazzoni posta sulle colline sopra Maranello.
Il periodo migliore per ammirare la fioritura va da aprile a fine giugno e da luglio a gennaio lo spettacolo è dato dal colore dei cinorroidi (bacche) delle rose.
Su richiesta, si possono effettuare anche visite guidate per gruppi di 10-15 persone.
Il Museo, l'Erbario dei Sensi e il negozio (dove, fra le specialità, si trova anche la gelatina di petali!) sono aperti tutto l'anno, dal mercoledì alla domenica.
Rose in vaso posso essere acquistate sia in loco che on line, sul SITO del Museo Giardino.
La famiglia Viti, ideatrice e proprietaria del Museo Giardino, sta ultimando le procedure burocratiche per l'apertura di un piccolissimo Bed and Breakfast (solo due stanze) nell'edificio della casa padronale.
Presto quindi sarà possibile anche passeggiare fra le rose di primo mattino, quando il loro profumo è più intenso!
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