Alta velocità, che stress ! Elogio della lentezza.

Pubblicato il 3/31/2014


Foto dal treno in corsa, in Madagascar


Negli ultimi tempi ho dovuto viaggiare molto fra Bologna, e Milano e per lo più l'ho fatto in treno.
Ormai, sono diventata una cacciatrice esperta nella giungla di tariffe low-cost, economy, super economy etc etc, che le due aziende concorrenti mettono in campo per aggiudicarsi il maggior numero di utenti.

Certo, se si decide di partire all'ultimo momento, il portafoglio piange: ecco perchè, l'ultima volta che sono rientrata da Milano , siccome non sapevo a che ora sarebbero terminati i miei impegni e non avevo voglia di pormi dei limiti di tempo, mi sono ribellata alla dittatura dell'Alta Velocità ad ogni costo (nel vero senso del termine).

Ho preso un Regionale Veloce. Poco meno di tre ore di viaggio, come ai vecchi tempi, con fermate in tutte le stazioni. 
Che noia, direte voi...e invece no, non me lo aspettavo neanch' io, ma me la sono goduta.
Non avevo nulla da leggere e allora ho deciso di trascorrere il tempo a pensare : rientravo da un evento di presentazione cui avevo lavorato per mesi ed ho potuto così rievocarlo nella memoria, senza l'emozione del momento, ripercorrendo nella mente volti e parole.

Ho ritrovato quindi una dimensione che nel viaggio superveloce avevo perso, un tempo-cuscinetto che mi ha permesso di interiorizzare con calma quanto avevo appena vissuto.

E poi ho guardato, o meglio, ho osservato la gente che saliva e scendeva : molti extra-comunitari, ma anche italiani che vivono in città "minori" , senza computer e iPad sul tavolino, ma con borse sgangherate, sacchetti di plastica e sporte, cartocci unti, e che magari facevano anche chiasso al cellulare.

Madagascar, piccola stazione


Il tutto accompagnato dagli annunci gracchianti del capotreno, in un italiano casereccio e sbrigativo

Ogni tanto leggo da qualche parte pittoresche cronache di viaggi su treni di paesi lontani, in cui l'autore descrive con divertito stupore ( tirandosela anche un po') la variopinta umanità che popola gli scompartimenti.
Non serve andare in capo al mondo, i "personaggi" si trovano anche qua.
Mancano le gabbie con galline starnazzanti, è vero, ma a ben guardare il resto c'è tutto.

Mi sa che ripeterò l'esperienza : non sarà tempo sprecato, bensì spazio di arricchimento e ispirazione. Oltre che gradita occasione di risparmio.
E sapete una cosa? Siamo arrivati puntualissimi!


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