Soggiornare in una delle houseboat del Lago Dal, che in primavera si ricopre di fluttuanti tappeti di ninfea, è stata un' esperienza unica, che nella mia memoria olfattiva è ancora legata al fresco, resinoso profumo del legno di cedro dell'Himalaya, essenza di cui son fatte queste romantiche dimore galleggianti.
Ricordo tramonti struggenti, contemplati dalla veranda di poppa, osservando il lento passaggio delle shikara, tipiche imbarcazioni simili a gondole coperte, di cui spesso i mercanti si servivano per mostrare i loro tesori, in una sorta di pacifico arrembaggio.
Gli interni, dalle pareti finemente intagliate e arredati da favolosi tappeti, davano l'impressione di trovarsi ancora in un sontuoso passato coloniale, ospiti avvolti dal calore dei padroni di casa, più nuovi amici che albergatori.
Gli interni, dalle pareti finemente intagliate e arredati da favolosi tappeti, davano l'impressione di trovarsi ancora in un sontuoso passato coloniale, ospiti avvolti dal calore dei padroni di casa, più nuovi amici che albergatori.
Oppure, passeggiando nella meraviglia dello Shalimar Bagh o del Nishat Bagh,
magnifici giardini Moghul situati nella zona nord-orientale del lago Dal.
Nel periodo compreso fra gli anni '60 e '70, le houseboat di Srinagar vissero un momento di grande notorietà quando si seppe che su una di queste George Harrison (uno dei Beatles) apprese dal famoso musicista indiano Ravi Shankar a suonare il sitar: il Kashmir divenne quindi meta ideale della generazione dei "Figli dei Fiori", sempre in cerca di paradisi esotici.
Per oltre vent'anni
quindi i viaggiatori occidentali hanno disertato la zona, salvo pochi
temerari, alcuni dei quali caduti vittime di rapimento.
Ora la zona sotto controllo dell'India sembra
essersi riaperta al turismo, operatori turistici e investitori sono tornati per dare impulso alla ripresa.
I primi visitatori ad arrivare sono stati proprio gli indiani, attratti dai numerosi film che Bollywood vi ha ambientato, ma anche molti tour operators europei stanno riproponendo la destinazione, pur con tutte la cautele del caso.
I primi visitatori ad arrivare sono stati proprio gli indiani, attratti dai numerosi film che Bollywood vi ha ambientato, ma anche molti tour operators europei stanno riproponendo la destinazione, pur con tutte la cautele del caso.
Come raggiungere il Kashmir
Il volo da Delhi (o da Mumbai) è modo migliore per raggiungere Srinagar, dove consiglio di optare per il soggiorno in una delle houseboat, che sono autosufficienti in tutto: oltre alle camere da letto, dispongono di soggiorno, di servizi e di una sala da pranzo dove gustare i pasti preparati dal cuoco sulla sua shikara, ormeggiata proprio accanto.
Si trovano houseboat di ogni categoria e per tutte le tasche: per avere un'idea, ecco il link al sito dell'Associazione dei proprietari, collegata all'ufficio del Turismo locale.
Se invece preferite alloggiare in un hotel di tipo tradizionale, ve ne sono di molto belli anche sulla "terraferma".
A Srinagar, è d'obbligo la visita
ai giardini moghul e alla città vecchia, dove sono visibili le testimonianze del mix culturale e religioso che la caratterizza, pur se il numero delle moschee supera quello dei templi induisti.
Ci si potrà anche sbizzarrire con lo shopping : sete, tappeti, pashmine ricamate e gioielli con pietre semipreziose, senza dimenticare lo zafferano.
Recentemente il commercio di questa preziosa spezia di cui il Kashmir è uno fra i maggiori produttori, ha subito una crisi dovuta all'inquinamento dei terreni e alla contraffazione, ottenuta con l'aggiunta di curcuma. In genere, è bene affidarsi ai negozi governativi, dove i prezzi non sono trattabili ma la qualità e la provenienza degli articoli in vendita è garantita.
Per informazioni generali, il sito più completo e aggiornato è quello dell'Ente Nazionale del Turismo Indiano http://www.indiatourismmilan.com
Di solito i maggiori tour operators propongono il soggiorno in Kashmir insieme a India e Ladakh : se volete però organizzarvi da soli per viaggiare in libertà, non dimenticate di consultare il sito http://www.viaggiaresicuri.it del nostro Ministero degli Esteri, per aggiornamenti sulla situazione politica della regione.
Il volo da Delhi (o da Mumbai) è modo migliore per raggiungere Srinagar, dove consiglio di optare per il soggiorno in una delle houseboat, che sono autosufficienti in tutto: oltre alle camere da letto, dispongono di soggiorno, di servizi e di una sala da pranzo dove gustare i pasti preparati dal cuoco sulla sua shikara, ormeggiata proprio accanto.
Si trovano houseboat di ogni categoria e per tutte le tasche: per avere un'idea, ecco il link al sito dell'Associazione dei proprietari, collegata all'ufficio del Turismo locale.
Se invece preferite alloggiare in un hotel di tipo tradizionale, ve ne sono di molto belli anche sulla "terraferma".
Ci si potrà anche sbizzarrire con lo shopping : sete, tappeti, pashmine ricamate e gioielli con pietre semipreziose, senza dimenticare lo zafferano.
Recentemente il commercio di questa preziosa spezia di cui il Kashmir è uno fra i maggiori produttori, ha subito una crisi dovuta all'inquinamento dei terreni e alla contraffazione, ottenuta con l'aggiunta di curcuma. In genere, è bene affidarsi ai negozi governativi, dove i prezzi non sono trattabili ma la qualità e la provenienza degli articoli in vendita è garantita.
Per informazioni generali, il sito più completo e aggiornato è quello dell'Ente Nazionale del Turismo Indiano http://www.indiatourismmilan.com
Di solito i maggiori tour operators propongono il soggiorno in Kashmir insieme a India e Ladakh : se volete però organizzarvi da soli per viaggiare in libertà, non dimenticate di consultare il sito http://www.viaggiaresicuri.it del nostro Ministero degli Esteri, per aggiornamenti sulla situazione politica della regione.
Questo vale soprattutto se volete visitare le splendide località di montagna vicine al confine col Pakistan, dove il paesaggio assume un aspetto decisamente alpino.
Panorami grandiosi si aprono intorno a Sonamarg, insediamento montano a 87 km a nord-est di Srinagar, abitato solo d'estate: dominato dai primi contrafforti himalayani, fu un nodo strategico sulla leggendaria Via della Seta.
Vale la pena di vedere anche Gulmarg, stazione sciistica a 30.00 metri, che vanta la pista più lunga del mondo e sta vivendo un momento di grande sviluppo, richiamando sciatori da tutto il continente asiatico e non solo.
Il periodo migliore per visitare il Kashmir va da aprile a settembre, quando il clima è secco e anche in alta quota le temperature sono piacevoli.
Le formalità di ingresso sono le stesse valide per il viaggio in India.
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