I momenti più belli, a Patmos, li ho trascorsi camminando.
Non c'è modo migliore per entrare profondamente nella sua atmosfera mistica, carica di grazia e serenità luminosa.
Finora però non ho ancora potuto vivere pienamente questa "meditazione in movimento" come avrei voluto: le temperature estive, sotto il sole a picco, mi hanno permesso di percorrere solo brevi tratti.
Quest'anno invece, mi troverò a Patmos per la Pasqua e potrò finalmente soddisfare il mio desiderio, vedendo anche per la prima volta l'isola nella sua verde livrea primaverile.
Potrò così esplorare a volontà la sua rete di sentieri, raggiungendo eremi abbandonati, piccoli borghi rurali e baie segrete, che si mostrano solo a chi sa pazientare, e camminare in silenzio.
Gli itinerari, recentemente riorganizzati e segnalati a cura dell'associazione "Paths of Culture", in collaborazione con le scuole di Patmos, con la Municipalità e con un gruppo di esperti ed appassionati amanti dell'isola, sono sette: alcuni sono sentieri storici, come quello che scende dalla Chora a Skala, costeggiando la Grotta dell'Apocalisse.
Altri sono immersi nella natura selvaggia del nord inesplorato, o nella penisola del sud ; altri ancora si snodano fra orti che sembrano giardini, aprendosi su momenti di lavoro monastico o di tranquilla vita quotidiana.
In questo mio pellegrinaggio chiederò l'aiuto di Antonis Dimas, conoscitore e guida esperta, autore anche di alcune magnifiche foto pubblicate in questo post.
Tutti gli itinerari sono ben descritti e fotografati sul suo sito Walking in Patmos
Notizie sull'iniziativa "Paths of Culture" ( che è attiva anche su altre isole dell'Egeo) si trovano invece cliccando su questo link.
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