Se il mio post precedente vi ha fatto venire voglia di passare qui qualche giorno, ecco tutto quanto è utile sapere. A prescindere dalla scelta dei mezzi di trasporto però, prima di decidere raccomando una realistica autoselezione.
Se non potete fare a meno di bar, localini e ristoranti pittoreschi, se siete shopping-dipendente o se cercate sterminate spiagge di sabbia bianca, quest'isola non fa per voi.
Se invece vi piacciono i luoghi ancora autentici, seppur spartani, e amate fare lunghe camminate immersi in un magnifico paesaggio ( incontrando per lo più greggi di capre) allora non lasciatevela scappare.
Attenzione : non è un'isola desolata, tutt'altro! La pur esigua popolazione la tiene viva, ordinata e pulita. E' solo un luogo senza fronzoli, di cui non ha nemmeno bisogno, vista la sua indiscutibile bellezza.
Come arrivare
L'isola greca di Antikythera si trova a uguale distanza fra Creta e Kithera ed è raggiungibile in diversi modi.
Io ci sono arrivata da Creta e più precisamente da Chania, dove sono atterrata con un volo lowcost di Ryanair da Bergamo.
Il traghetto per Antikythera salpa dal porto di Kissamos, a circa 38 km da Chania : lo si raggiunge direttamente in bus, con una delle (poche) corse al giorno della KTEL. Oppure, sempre in bus si arriva fino al paese di Kasteli, collegato più frequentemente e di lì si prende un taxi per i restanti 3 km, spendendo fra i 5 e i 6 euro.
I più sportivi potranno anche andarci a piedi, ovviamente se la temperatura non è proibitiva!
Da Kissamos la Vitzensos Kornaros della Lane Sea Lines arriva ad Antikythera dopo una traversata di circa 2 ore e mezza. Il posto ponte costa solo 10 euro, ma il ferry può imbarcare anche auto e moto.
Se conoscete già la data del ritorno a Creta o del proseguimento per altri porti, partite anche con questo biglietto già fatto, perché a Potamos non ci sono agenzie dove acquistarlo.
Se proprio ve ne dimenticate però, niente paura: basta cercare il sig. Progulakis Ionissis, che ad Antikythera è il referente della compagnia. Lui contatterà la Lane Sea per procurarvi un biglietto prepagato, che vi verrà consegnato dall'ufficiale di bordo quando vi imbarcherete alla partenza da Antikythera.
In alternativa, si può anche volare su Atene e prendere la Kornaros al Pireo quando torna su Creta. La traversata però dura più di 9 ore.
Infine, potrebbe essere una buona idea unire il soggiorno ad Antikythera ad una vacanza sulla vicina isola di Kythera (o Citera, foto sopra) anch'essa bellissima, ma molto più grande e organizzata.
In questo caso, si può volare a Kithera con un volo via Atene e da lì prendere sempre la Kornaros quando passa, oppure la Porfyroussa, un ferry locale che fa la spola fra le due isole.
Con la Kornaros, da Antikythera si raggiunge anche il porto di Gythion, in Laconia.
Per la frequenza e gli orari, che variano a seconda del periodo, è bene controllare sul sito www.gtp.gr
Come muoversi ad Antikythera
Se non portate con voi un mezzo, l'unico modo è ...camminare ! Non esistono Rent a Car e nemmeno si possono affittare moto o scooter come nella maggior parte delle altre isole.
L'isola è attraversata da una rete di strade asfaltate o di comodi sterrati, che collegano tutte le attrazioni e gli insediamenti principali, anche se si tratta di poche case.
Per fare del trekking anche sui sentieri, munitevi però di scarpe adatte: non bastano le sneakers o le scarpe da ginnastica, meglio un paio di buone pedule, anche leggere.
Alcuni dei sentieri più interessanti infatti sono abbastanza sconnessi, sdrucciolevoli e invasi da pietre, sassi e radici.
Servizi
Non c'è bancomat e nemmeno banca, portatevi quindi contanti a sufficienza. L'ufficio postale è praticamente l'emporio di Myron, che funge anche da taverna.
Manca anche la farmacia, ma c'è un ambulatorio medico funzionante.
La rete di telefonia mobile è ben coperta, ma non c'è free wifi, quindi attrezzatevi di conseguenza, con un piano tariffario del vostro operatore o, come faccio io, acquistando a Creta o ad Atene una sim card greca ( a volte è più conveniente).
In caso, a Potamos c'è comunque ancora una cabina telefonica (intatta!) utilizzabile con scheda telefonica.
C'è un moderno eliporto, utile in caso di emergenze.
Dove dormire
Qui non ci sono hotel o pensioni. C'è un Ostello Municipale, molto spartano, sopra al porto.
Al momento del mio soggiorno, era totalmente occupato dalla squadra di archeologi e sommozzatori del progetto di ricerca Return to Antikythera: comunque, per verificarne l'eventuale disponibilità basta telefonare o scrivere alla comunità, ai recapiti che trovate su questo sito dove ci sono anche i nominativi e i numeri di telefono di tutti gli affittacamere.
Sullo stesso sito sono indicati i numeri telefonici degli affittacamere dell'isola: io ho alloggiato nel graziosissimo appartamento di Nick Politis (Sofia), di cui vedete le foto qui sopra.
Si trova al pianterreno della casa di Nick, in una splendida posizione panoramica sul porto e comprende un soggiorno, cucinotto, bagno e una camera doppia. Volendo può accogliere anche 3/4 persone.
L'indirizzo di Nick è njpol@otenet.gr
Dove mangiare
Quando sono andata io, non avevo l'imbarazzo della scelta: c'era una sola taverna funzionante, ossia il già citato emporio/kafenion/ufficio postale di Myron.
Non aspettatevi una vera e propria cucina però: c'è un fornello nella stanza che funge da negozio. E basta.
Anche il menu era scarno e dipendeva molto dalla giornata e dall'approvigionamento : la solita "insalata greca" (peraltro molto gustosa, vista la qualità degli ortaggi) una braciola di maiale, una omelette e le immancabili patatine fritte.
A onor del vero, io ho avuto la fortuna di trovare un'ottima "fasolakia" (stufato di ortaggi vari) e un gustoso piatto di capra con verdure, tenera come il burro.
Comunque sia, la spesa per il pasto non ha mai superato i 10 euro, tutto compreso.
Mi hanno detto che in alta stagione, quando l'isola si popola, apre una seconda taverna. Mi piacerebbe provarla!
L'alternativa è quella di cucinare qualcosa in casa, come ho fatto io.
Non aspettatevi però di poter comprare del pesce, di sicuro ne pescano, ma per proprio consumo.
L'emporio inoltre è abbastanza sfornito: molti biscotti, nescafè, feta (il formaggio tipico greco) pane, scatolette, yogurt, bibite e - quando arrivano i rifornimenti da Kythera con la Porfyroussa - frutta e verdura.
Gli spaghetti ci sono, non di marca italiana, ma non sono affatto male.
Per la prima colazione, è meglio organizzarsi in casa e si trova tutto quanto serve.
Le escursioni
Delle spiagge ho già scritto nel post precedente. In realtà, a parte la caletta al porto, le altre due spiagge dove si può nuotare (Xiropotamos e Kamarela) costituiscono parte di altrettante escursioni, che sono il punto di forza dell'isola.
Io ho camminato finchè le gambe e il fiato mi hanno sostenuta, attraverso paesaggi assolutamente intatti e meravigliosi.
Non è difficile : da Potamos, basta seguire una qualunque delle strade o degli sterrati che si vedono ovunque.
Unici compagni di strada il sole, il vento e le nuvole. Incontri? Conigli selvatici, rapaci volteggianti, un pastore e... capre, tante capre, che ho visto affrontare con facilità spaventose pareti scoscese a picco sul mare. Umani? Pochi. Ma, se capita, spesso vi offriranno un passaggio o si fermeranno semplicemente a salutarvi.
Ogni tanto, qualche casa : molte ancora chiuse, altre apparentemente abitate. E anche chiese, a punteggiare col loro candore il panorama della campagna, che si stende fino al mare.
Un luogo però mi è rimasto nel cuore: la chiesa di Agios Myronas, patrono dell'isola.
Si trova in una piccola valle, popolata dei soli albero ad altro fusto che ho visto.
Mi ci ha accompagnata Myron col suo pickup, dopo avermi raccolta per strada. Si trova presso la frazione di Galaniana, ed è un'oasi di pace e frescura.
Qui, su una panchina abbracciata da un albero di fico, ho consumato un pasto frugale, in attesa di riprendere il cammino in ore meno calde.
Accanto alla chiesa, un piccolo cimitero, uno di quelli dove un giorno vorrei riposare anch'io.
Sullo spiazzo davanti alla chiesa, ogni anno il 17 agosto si tiene il panigiri che segue le celebrazioni religiose in onore del Santo, con libagioni e danze che durano fino a notte inoltrata.
Fuori dal recinto, a qualche decina di metri, c'è una sorgente protetta da un piccolo edificio e altre panchine per la sosta.
Peccato che la scorsa primavera non sia piovuto e che dalla fontana non sgorgasse acqua.
Purtroppo non ho avuto il tempo di esplorare l'ambiente selvaggio dell'estremo sud dell'isola, arrivando fino al faro di Capo Apolytaras.
Mi ripropongo di farlo però, perchè in un luogo come Antikythera, una volta scoperto, si desidera solo tornare.
Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
Se non potete fare a meno di bar, localini e ristoranti pittoreschi, se siete shopping-dipendente o se cercate sterminate spiagge di sabbia bianca, quest'isola non fa per voi.
Se invece vi piacciono i luoghi ancora autentici, seppur spartani, e amate fare lunghe camminate immersi in un magnifico paesaggio ( incontrando per lo più greggi di capre) allora non lasciatevela scappare.
Attenzione : non è un'isola desolata, tutt'altro! La pur esigua popolazione la tiene viva, ordinata e pulita. E' solo un luogo senza fronzoli, di cui non ha nemmeno bisogno, vista la sua indiscutibile bellezza.
Come arrivare
L'isola greca di Antikythera si trova a uguale distanza fra Creta e Kithera ed è raggiungibile in diversi modi.
Io ci sono arrivata da Creta e più precisamente da Chania, dove sono atterrata con un volo lowcost di Ryanair da Bergamo.
Il traghetto per Antikythera salpa dal porto di Kissamos, a circa 38 km da Chania : lo si raggiunge direttamente in bus, con una delle (poche) corse al giorno della KTEL. Oppure, sempre in bus si arriva fino al paese di Kasteli, collegato più frequentemente e di lì si prende un taxi per i restanti 3 km, spendendo fra i 5 e i 6 euro.
I più sportivi potranno anche andarci a piedi, ovviamente se la temperatura non è proibitiva!
Da Kissamos la Vitzensos Kornaros della Lane Sea Lines arriva ad Antikythera dopo una traversata di circa 2 ore e mezza. Il posto ponte costa solo 10 euro, ma il ferry può imbarcare anche auto e moto.
Se conoscete già la data del ritorno a Creta o del proseguimento per altri porti, partite anche con questo biglietto già fatto, perché a Potamos non ci sono agenzie dove acquistarlo.
Se proprio ve ne dimenticate però, niente paura: basta cercare il sig. Progulakis Ionissis, che ad Antikythera è il referente della compagnia. Lui contatterà la Lane Sea per procurarvi un biglietto prepagato, che vi verrà consegnato dall'ufficiale di bordo quando vi imbarcherete alla partenza da Antikythera.
In alternativa, si può anche volare su Atene e prendere la Kornaros al Pireo quando torna su Creta. La traversata però dura più di 9 ore.
Infine, potrebbe essere una buona idea unire il soggiorno ad Antikythera ad una vacanza sulla vicina isola di Kythera (o Citera, foto sopra) anch'essa bellissima, ma molto più grande e organizzata.
In questo caso, si può volare a Kithera con un volo via Atene e da lì prendere sempre la Kornaros quando passa, oppure la Porfyroussa, un ferry locale che fa la spola fra le due isole.
Con la Kornaros, da Antikythera si raggiunge anche il porto di Gythion, in Laconia.
Per la frequenza e gli orari, che variano a seconda del periodo, è bene controllare sul sito www.gtp.gr
Come muoversi ad Antikythera
Se non portate con voi un mezzo, l'unico modo è ...camminare ! Non esistono Rent a Car e nemmeno si possono affittare moto o scooter come nella maggior parte delle altre isole.
L'isola è attraversata da una rete di strade asfaltate o di comodi sterrati, che collegano tutte le attrazioni e gli insediamenti principali, anche se si tratta di poche case.
Per fare del trekking anche sui sentieri, munitevi però di scarpe adatte: non bastano le sneakers o le scarpe da ginnastica, meglio un paio di buone pedule, anche leggere.
Alcuni dei sentieri più interessanti infatti sono abbastanza sconnessi, sdrucciolevoli e invasi da pietre, sassi e radici.
Servizi
Non c'è bancomat e nemmeno banca, portatevi quindi contanti a sufficienza. L'ufficio postale è praticamente l'emporio di Myron, che funge anche da taverna.
Manca anche la farmacia, ma c'è un ambulatorio medico funzionante.
La rete di telefonia mobile è ben coperta, ma non c'è free wifi, quindi attrezzatevi di conseguenza, con un piano tariffario del vostro operatore o, come faccio io, acquistando a Creta o ad Atene una sim card greca ( a volte è più conveniente).
In caso, a Potamos c'è comunque ancora una cabina telefonica (intatta!) utilizzabile con scheda telefonica.
C'è un moderno eliporto, utile in caso di emergenze.
Dove dormire
Qui non ci sono hotel o pensioni. C'è un Ostello Municipale, molto spartano, sopra al porto.
Al momento del mio soggiorno, era totalmente occupato dalla squadra di archeologi e sommozzatori del progetto di ricerca Return to Antikythera: comunque, per verificarne l'eventuale disponibilità basta telefonare o scrivere alla comunità, ai recapiti che trovate su questo sito dove ci sono anche i nominativi e i numeri di telefono di tutti gli affittacamere.
Sullo stesso sito sono indicati i numeri telefonici degli affittacamere dell'isola: io ho alloggiato nel graziosissimo appartamento di Nick Politis (Sofia), di cui vedete le foto qui sopra.
Si trova al pianterreno della casa di Nick, in una splendida posizione panoramica sul porto e comprende un soggiorno, cucinotto, bagno e una camera doppia. Volendo può accogliere anche 3/4 persone.
L'indirizzo di Nick è njpol@otenet.gr
Dove mangiare
Quando sono andata io, non avevo l'imbarazzo della scelta: c'era una sola taverna funzionante, ossia il già citato emporio/kafenion/ufficio postale di Myron.
Non aspettatevi una vera e propria cucina però: c'è un fornello nella stanza che funge da negozio. E basta.
Anche il menu era scarno e dipendeva molto dalla giornata e dall'approvigionamento : la solita "insalata greca" (peraltro molto gustosa, vista la qualità degli ortaggi) una braciola di maiale, una omelette e le immancabili patatine fritte.
A onor del vero, io ho avuto la fortuna di trovare un'ottima "fasolakia" (stufato di ortaggi vari) e un gustoso piatto di capra con verdure, tenera come il burro.
Comunque sia, la spesa per il pasto non ha mai superato i 10 euro, tutto compreso.
Mi hanno detto che in alta stagione, quando l'isola si popola, apre una seconda taverna. Mi piacerebbe provarla!
L'alternativa è quella di cucinare qualcosa in casa, come ho fatto io.
Non aspettatevi però di poter comprare del pesce, di sicuro ne pescano, ma per proprio consumo.
L'emporio inoltre è abbastanza sfornito: molti biscotti, nescafè, feta (il formaggio tipico greco) pane, scatolette, yogurt, bibite e - quando arrivano i rifornimenti da Kythera con la Porfyroussa - frutta e verdura.
Gli spaghetti ci sono, non di marca italiana, ma non sono affatto male.
Per la prima colazione, è meglio organizzarsi in casa e si trova tutto quanto serve.
Le escursioni
Delle spiagge ho già scritto nel post precedente. In realtà, a parte la caletta al porto, le altre due spiagge dove si può nuotare (Xiropotamos e Kamarela) costituiscono parte di altrettante escursioni, che sono il punto di forza dell'isola.
Io ho camminato finchè le gambe e il fiato mi hanno sostenuta, attraverso paesaggi assolutamente intatti e meravigliosi.
Non è difficile : da Potamos, basta seguire una qualunque delle strade o degli sterrati che si vedono ovunque.
Unici compagni di strada il sole, il vento e le nuvole. Incontri? Conigli selvatici, rapaci volteggianti, un pastore e... capre, tante capre, che ho visto affrontare con facilità spaventose pareti scoscese a picco sul mare. Umani? Pochi. Ma, se capita, spesso vi offriranno un passaggio o si fermeranno semplicemente a salutarvi.
Ogni tanto, qualche casa : molte ancora chiuse, altre apparentemente abitate. E anche chiese, a punteggiare col loro candore il panorama della campagna, che si stende fino al mare.
Un luogo però mi è rimasto nel cuore: la chiesa di Agios Myronas, patrono dell'isola.
Si trova in una piccola valle, popolata dei soli albero ad altro fusto che ho visto.
Mi ci ha accompagnata Myron col suo pickup, dopo avermi raccolta per strada. Si trova presso la frazione di Galaniana, ed è un'oasi di pace e frescura.
Qui, su una panchina abbracciata da un albero di fico, ho consumato un pasto frugale, in attesa di riprendere il cammino in ore meno calde.
Accanto alla chiesa, un piccolo cimitero, uno di quelli dove un giorno vorrei riposare anch'io.
Sullo spiazzo davanti alla chiesa, ogni anno il 17 agosto si tiene il panigiri che segue le celebrazioni religiose in onore del Santo, con libagioni e danze che durano fino a notte inoltrata.
Fuori dal recinto, a qualche decina di metri, c'è una sorgente protetta da un piccolo edificio e altre panchine per la sosta.
Peccato che la scorsa primavera non sia piovuto e che dalla fontana non sgorgasse acqua.
Purtroppo non ho avuto il tempo di esplorare l'ambiente selvaggio dell'estremo sud dell'isola, arrivando fino al faro di Capo Apolytaras.
Mi ripropongo di farlo però, perchè in un luogo come Antikythera, una volta scoperto, si desidera solo tornare.
Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
Sembra un posto fantastico... ma per vedere tutte le bellezze di quel luogo quando bisognerebbe rimanere?
RispondiEliminaSecondo me, una settimana è sufficiente per vedere tutto con calma.
EliminaSalve Wanda!
RispondiEliminasiamo amanti e assidui frequentatori delle isole greche. Quest'anno siamo in 3 e il piccolo avrà 1 anno e mezzo. Torneremo nella nostra amata Gavdos ma poi ci incuriosiva questa piccola perla magica. Avendo però il bambino ti volevo chiedere se nella spiaggietta del porto c'è sabbia o sassi e se nelle altre in cui andremo con lui in spalla (nello zaino) possiamo arrivare bene e sono di sabbia.
Grazie!
beatricecirri@hotmail.com
Ciao Beatrice, la spiaggetta del porto (davvero minuscola!) e' di sassolini misti a sabbia e quella di Xiropotamos anche, ma con una prevalenza di sabbia. Kamarela te la sconsiglio, non è' una spiaggia ma una insenatura, molto scenografica ma anche pericolosa da raggiungere a piedi, specie con un bimbo nello zaino. Siete sicuri che con un bambino così piccolo sia consigliabile andare su isole così spartane? Non conosco Gavdos, ma ad Antikythera non c'è davvero quasi nulla nel solo negozio- emporio, tanto meno alimenti adatti a bambini. Pensateci, magari vale la pena di aspettare un po', a meno che non vi portiate tutto il necessario da Creta...
EliminaCiao Wanda,
RispondiEliminaGrazie per il tuo racconto,siamo una coppia prossima alle nozze e ci hai fatto venire voglia di scoprire questo angolo di grecia, ci stiamo organizzando per agosto! Abbiamo due settimane e le passeremo tutte lì : a tuo avviso è un tempo troppo lungo? Da quanto ho letto le calette sono davvero poche..ti ringrazio in anticipo se potrai consigliarci!
Si, due settimane sono troppe, a mio avviso. Quattro/cinque giorni bastano, massimo una settimana. Come scrivo nel post, in definitiva ci sono solo due spiagge, di cui una minuscola. Anche volendo passare il tempo in escursioni a piedi, dopo un po' temo vi annoiereste, anche perché non c'è proprio nient'altro!
EliminaCiao Wanda, grazie per tutte le utilissime informazioni: pensiamo sia finalmente il posto per noi!! Partiamo in agosto (non possiamo fare altrimenti). A parte l' indirizzo mail di Nick, non vedo altri recapiti.. Secondo te, in caso di emergenza, riusciremmo a piantare una piccola tenda da due persone?
RispondiEliminaCiao, prima di tutto, anche se la casa di Nick fosse già prenotata, puoi chiedergli se ti aiuta a trovare altro: lì sono quattro gatti, si conoscono tutti e si aiutano. Riguardo la tenda, anche questo puoi chiederlo a lui: tieni presente che comunque il campeggio libero in Grecia è formalmente proibito e che dipende tutto dalla tolleranza degli abitanti (e della polizia locale...) Buon viaggio e se andate, salutarmi Nick!
Eliminaciao Wanda. Ho recentemente letto di una opportunità cioè della possibilità di trasferirsi ad ANTIKYTHERA con la facilitazione di avere una casa, un appezzamento di terra e 500 euro al mese. Io e mia moglie saremo interessati. Puoi farci sapere se le informazioni sono veritiere? grazie e complimenti per il blog molto utile
RispondiEliminaCiao Luca, ho letto anch'io la notizia come te, ma non so dirti fino a che punto sia veritiera. La cosa migliore è scrivere alla municipalita dell'isola e sentire direttamente da loro: trovi il link qui sopra, nel capitolo "Dove dormire", dove mi riferisco all'Ostello Municipale. Fammi sapere!
EliminaSalve Wanda. Belli gli articoli su Antikithera. Non riesco a trovare però i vari link e tutti i riferimenti a cui fai cenno negli articoli. Puoi indicarmeli? Grazie mille!
RispondiEliminaCiao Renato, i vari link sono incorporati nel testo ed evidenziati in azzurro: passando sopra col mouse li vedi. Ad esempio, nel capitolo dove dormire, trovi il link del sito ufficiale dell'isola nelle parole "su questo sito"...
Eliminaperfetto spero che la mia compagna decida di andare.
RispondiElimina