Vale la pena di arrivare fin lassù, anche solo per sostare sotto l'enorme tiglio che domina la piazzetta, in un'oasi di pace racchiusa fra colorate mura di tranquille dimore.
Un cancello dipinto di verde, sormontato da una vecchia insegna, da lungo tempo invita all'ingresso i passanti: eppure, a conoscere i segreti dell'Antica Farmacia Sant'Anna sono ormai in pochi, anche fra i genovesi.
Io l'ho visitata la settimana scorsa, come prima tappa di un breve tour "olfattivo" in Liguria, che si è rivelato sorprendentemente ricco di sorprese.
Ad accogliermi Frate Ezio Battaglia, attuale erborista del Convento: avevo già avuto modo di apprezzarne l'efficienza tempo addietro, comunicando con lui anche tramite i social media, che usa con invidiabile disinvoltura.
Incontrandolo di persona ne ho saggiato anche la generosità, non solo nell'aprirmi le porte della farmacia e della chiesa, ma anche nel concedermi accesso in zone abitualmente riservate.
Il Convento dei Frati Carmelitani di Sant'Anna di Genova, primo insediamento di quest'ordine religioso fuori dalla Spagna, è infatti tuttora abitato da una comunità di 15 confratelli e ha mantenuto intatta l'atmosfera di raccoglimento e preghiera che fin dal 1584 ne scandisce le giornate.
Varcato il portale barocco della Farmacia, si viene investiti dal tipico aroma delle antiche erboristerie: un pot pourry di erbe, fiori essiccati e spezie, a un tempo soave e balsamico.
Le prime notizie storiche sul luogo risalgono al 1650, quando fra Martino di Sant'Antonio rese celebre la "spezieria" dei Carmelitani Scalzi, grazie alle pozioni e ai cataplasmi, ma anche al suo leggendario carisma che, si diceva, era da solo sufficiente a dare sollievo ai malati.
Nel tempo, l'erboristeria consolidò sempre più la sua fama, contando fra i molti clienti il console di Danimarca, la spezieria dell'ospedale genovese di Pammatone, medici e chirurghi famosi, ma anche gente del popolo, che vi acquistava fra l'altro manna, decotti di China, unguento di fior di papavero e una curiosa “bibita spiritosa d’incenso, mirra, aloe e spirito di vino”.
Nel 1800 la Farmacia intrattenne fruttuosi rapporti con medici e studiosi anche stranieri, fra cui il parigino Luis LeRoy, autore di un'opera in quattro volumi sulla Medicina Curativa.
La sala di vendita è piccola, ma traboccante di tesori. L'arredo settecentesco, utensili, alambicchi, flaconi e libri antichi : tutto racconta una storia di sapienza, arrivata fino a noi col suo carico di storia.
I vasi da farmacia decorati, sono invece copie fedeli degli originali, purtroppo rubati tempo fa.
E poi ci sono i prodotti: l'Acqua di Rose, l'Acqua de Melissa, l'Olio Essenziale di Lavanda, i Coni di Zolfo per alleviare il torcicollo, tisane, lozioni, tinture, pomate, pozioni...e ancora confetture, liquori e il celebre Sciroppo di Rose.
C'è anche l'Acqua di Sant'Anna la cui formula, derivata dalla celebre "Aqua Mirabilis", è una sinfonia classica di fresche note agrumate .
Su tutto però regna la Rosa e non potrebbe essere altrimenti: emana la sua soave fragranza dai flaconi, ma soprattutto dallo spazio incantato del magnifico roseto, che si apre nel chiostro principale del convento.
Per me ho acquistato l'Acqua di Rose, che utilizzo come tonico e rinfrescante per il viso, un flacone di Acqua di Sant'Anna e l'Acqua di Melissa in salviette, utilissime da portare in viaggio per ogni evenienza.
Si utilizza come antistress e anche anti-nausea, inspirandone profondamente l'aroma oppure frizionando le tempie.
Disponibile anche in forma liquida e in due diverse concentrazioni, è una speciale associazione di piante aromatiche: il componente principale è l'olio essenziale di Melissa Moldavica, in combinazione con quelli di Cedro, Cannella e Garofano.
Ero tentata di fare man bassa anche di altri prodotti ma, dovendo continuare il mio viaggio, non volevo sovraccaricarmi inutilmente, visto che è possibile ordinare tutto online sul sito della Farmacia.
Uscita dal locale di vendita della Farmacia, la mia visita però non è finita, anzi si è fatta ancor più affascinante: ma di questo vi parlerò nel prossimo post.
Continua...
Questo articolo è stato scritto da Wanda Benati per Viaggi, Luoghi e Profumi. La riproduzione, totale o parziale, è vietata e l'originale si trova solo su Viaggi, Luoghi e Profumi
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