Mùses, un nuovo Rinascimento dai profumi del territorio - Seconda parte

Pubblicato il 10/16/2015




Come vi dicevo nel post precedente, il percorso olfattivo e quello artistico di Mùses sono strettamente correlati.
Lo si avverte subito, appena varcato l'ingresso: proprio di fronte, nel cortile d'onore, si apre infatti il nuovo "Giardino dei Sensi" dominato dall'opera-fontana di Franz Stahler.

Il giardino è dedicato alle essenze profumate, agli aromi e ai fiori tipici del territorio, selezionati con attenzione alla stagionalità delle fioriture e alla loro capacità di stimolazione sensoriale.

Le essenze di Rosa, Caprifoglio, Eliotropio, Lillà, Osmanto, insieme a molte altre, ridanno vita  e continuità all'iconografia pittorica che adorna la Sala degli Dei.
I vapori  fragranti che emanano dalla fontana centrale, sembrano i battiti eterei di quello che è il vero cuore del luogo.




Abbiamo già visto l'Aula Polifunzionale, moderna versione ipertecnologica dell' "antro dell'alchimista" dove si terranno i corsi programmati da Mùses: l'Atelier del Profumiere (di cui ho avuto anch'io un piccolo assaggio) i laboratori di creazione di cosmetici profumati e gli incontri riservati ai sapori tipici piemontesi.

Bisogna salire lo Scalone degli Dei e sottoporsi al "battesimo" profumato sotto le campane odorose di Maja Smrekar e Andrej Strehovec, per arrivare al percorso strettamente  dedicato alla storia del profumo.



   



Fra esemplari di rari testi storici, strumenti d'epoca e materie prime, si procede attraverso una rievocazione dettagliata : dall'origine della distillazione, agli scambi fra Bisanzio e Venezia, all'impulso dato alla profumeria europea dalle grandi dame del Rinascimento, quali Caterina Sforza, Isabella D'Este e Caterina de' Medici.

Io, che lo scorso anno avevo visitato il Museo del Profumo di Palazzo Mocenigo,  ne ho rilevato qui la chiara impronta, ritrovando l'affascinante pannello dell'antica Via delle Mude veneziana, sul quale si possono odorare le essenze corrispondenti .
Non è un caso: Mavive, la nuova azienda risorta dalle ceneri della Vidal, ha contribuito all'allestimento di questa parte dell'esposizione.

Infatti, un'altra peculiarità di Mùses, è che al progetto collaborano enti e fondazioni locali, ma anche prestigiose istituzioni europee quali la Biblioteca Nazionale di Madrid, quelle di Vienna e Lione, il British Museum, oltre ad aziende private, come appunto Mavive e la fiorentina Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. 






Fra i pezzi più pregiati in esposizione, alcune pagine del Materia Medica, un manoscritto in lingua greca di Dioscoride Pedanio, anche nella sua versione illustrata più antica del Codex Aniciae Julianae. 
In originale, uno straordinario esemplare completo dell'Erbario del Mattioli, edito a Venezia nel 1581.

Le nobili Dame del Profumo, rivivono invece nella Sala del Rinascimento dove, oltre all'affascinante opera di Kensuko Koike, si trova anche un'installazione video che riporta le incisioni del De Florum Cultura, fonte di ispirazione per gli affreschi della Sala degli Dei.



  


Particolare risalto è stato dato alla storia dell'Acqua di Colonia, raccontata con allestimenti scenografici, video e oggettistic,a provenienti da musei internazionali. 
Non poteva essere altrimenti, visto che il famoso Giovanni Maria Farina era nato in Val Vigezzo, nel Piemonte del nord.
Fu sua l'idea di rivisitare la ricetta segreta dell'Aqua Mirabilis di Giovanni Paolo Feminis, inserendo altre essenze  e l'alcol di vino. 

Nella sala dedicata, troviamo un grande e antico "organo del profumiere"  insieme a volumi, flaconi e illustrazioni d'epoca.
Anche qui si possono sentire alcuni fra i componenti principali dell'Acqua di Colonia (foto di apertura del post) in linea con l'impronta interattiva che caratterizza la filosofia di Mùses.




Da Mùses  si può letteralmente partire alla scoperta di del territorio, seguendo speciali itinerari sensoriali dedicati al mondo locale degli aromi e dei suoi protagonisti.
Il Giardino dei Sensi di Palazzo Taffini, fa parte del circuito di beni culturali e paesaggistici "Essenza del Territorio: una rete per le vie sabaude dei profumi e dei Sapori" .

A Mùses si collega anche il  progetto "Officina Aromataria" sostenuto dall'Associazione Terre dei Savoia, in cui si sono consorziate una ventina di imprese locali attive nella coltivazione e trasformazione di erbe aromatiche.
Sotto il marchio "Bottega Reale", si trovano prodotti tipici derivati, sia cosmetici che alimentari, ma non solo: "Bottega Reale- Saperi Italiani" è anche un Tour Operator, che organizza itinerari tematici di promozione turistica territoriale,  fra cui "Le vie Delle Essenze".

Ma questa è un'altra storia, e ve la racconterò in un prossimo post...   


Mùses, Accademia Europea delle Essenze
Via Sant'Andrea, 53
Savigliano (CN)

Per informazioni sulle visite, i corsi e relative prenotazioni :
www.musesweb.it

Per informazioni su"Le Vie delle Essenze" e sugli itinerari tematici:
www.bottegareale.com


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